LECCO – Come avete passato il ferragosto? La nostra Signora Grigna, trovandosi in Liguria, non ha potuto fare altro che partecipare alla Sagra del pesto ligure e delle trofie, o almeno provare a raggiungerla.
GIORNO DUE
.
E sì, é Chiavari.
Non ci siamo persi ma la crisi morde la pancia, sembra Lecco, ci sono le statue pulite ma la spazzatura per strada.
Dopo una nottata di finto temporale ora il sole é a picco che pare di essere in un film di John Wayne, stomaco che brontola, gli unni che ho partorito già si son messi le mani addosso almeno 10 volte e sono appena le 12 e 15.
Non paghi della circumnavigazione del globo di ieri, il marito vuole andare alla sagra del pesto ligure e delle trofie, che gli ha suggerito un collega di lavoro.
Non ci siamo persi ma la crisi morde la pancia, sembra Lecco, ci sono le statue pulite ma la spazzatura per strada.
Dopo una nottata di finto temporale ora il sole é a picco che pare di essere in un film di John Wayne, stomaco che brontola, gli unni che ho partorito già si son messi le mani addosso almeno 10 volte e sono appena le 12 e 15.
Non paghi della circumnavigazione del globo di ieri, il marito vuole andare alla sagra del pesto ligure e delle trofie, che gli ha suggerito un collega di lavoro.
Ha un depliant ma era meglio una cartina.
Siamo sulla strada per Santa Giulia ma da come è stretta e ripida si pronunciano tutti i santi e anche qualche pater ma senza gloria.
Sole a picco da film western, stomaco che brontola, saracinesche sulla strada chiuse che ci si aspetta dietro ogni curva di intravvedere la sede dell’Università del figliolo di Bossi e sono appena le 12e40
Non troviamo niente di aperto neanche a promettere, a dei locali, inteso come abitanti non come esercizi commerciali, seduti con la loro sedia impagliata fuori dall’uscio, euri tedeschi.
Non troviamo niente di aperto neanche a promettere, a dei locali, inteso come abitanti non come esercizi commerciali, seduti con la loro sedia impagliata fuori dall’uscio, euri tedeschi.
Ma qui non c’è turismo da ferragosto ?
Dopo aver perso le ultime speranze e maledetto il giuramento matrimoniale: “nella buona e cattiva sorte”, rassegnati a morire di fame e altrettanto impossibilitati a fare qualsivoglia inversione per tornare a valle, costringo il marito a chiamare il collega di lavoro e mandarlo a cagare.
Nel qual mentre troviamo e ci fondiamo in un baretto che pare aperto dove il titolare, un uomo che sa di cambusa e merluzzo appeso alle vele, ci propina panini col pane vecchio del giorno prima perché “cosa volete, oggi il fornaio era chiuso”.
Mastichiamo in silenzio, sfatti, il marito ad occhi bassi, ma mai abbastanza bassi, così arresi che nemmeno la figliolanza osa protestare e litigare, ancora inconsapevoli che, a 300 metri di distanza, dietro la prossima curva, avremmo trovato la famosa Sagra del pesto ligure e delle trofie.
Per tutte le trofie del mondo sta vacanza mi sta già esaurendo.
E son solo qui da due giorni
Per tutte le trofie del mondo sta vacanza mi sta già esaurendo.
E son solo qui da due giorni
Buon ferragosto una cippa
> LEGGI QUI IL RACCONTO DEL PRIMO GIORNO DI VACANZA