VOLLEY, PER LA PICCO NEL ’23
“FARE TESORO DEGLI ERRORI
COMPIUTI ALL’ANDATA
E CERCARE DI PORVI RIMEDIO”

LECCO – Terminato in gloria l’anno solare 2022, è tempo di bilanci in casa Orocash Picco Leccouna stagione che entra di diritto nei fasti societari, e verrà ricordata come quella del gran rientro di Lecco (dopo 32 anni d’attesa) nel salotto buono del volley nazionale, quello dell’A2.

E chi meglio del tecnico biancorosso Gianfranco Milano – colui che nell’ultimo lustro ha plasmato a sua immagine e somiglianza il nuovo corso della Picco Lecco, dopo le buie stagioni della serie D e il faticoso ritorno in B2 – potrebbe essere più esaustivo a riguardo? Fu proprio il 65enne tecnico pugliese alla sua prima stagione nella città di Renzo e Lucia, infatti, a vincere il torneo coronando il sogno della B1, e regalando la terza serie nazionale a Lecco dopo un’attesa durata 25 lunghi anni.

Quindi, ecco dopo averla mancata di un soffio nel 2020/21 arrivare la fantastica cavalcata in A2 dove, seppur nei panni di matricola, Lecco si sta facendo rispettare sino al recente e ancor fresco successo nel derby con l’Albese a chiudere il cerchio.

“Dinamica esatta – commenta Milano – grazie ai tre punti strappati alle comasche abbiamo concluso alla grande il 2021/22. Un anno in cui c’è stata la promozione in A2, una tappa che resterà nella storia di questa gloriosa società”.

Coach, hai preso in mano la squadra in B2 nel 2017/18, portandola nel paradiso della A – categoria che da neopromossi state onorando al meglio. Soddisfatto, immagino.
“Assolutamente, più di così non potevo aspettarmi anche se in alcune circostante abbiamo lasciato punti – direi proprio dovuti all’inesperienza di un roster il nostro, molto giovane”.

Il sesto posto a oggi occupato da Olbia dista una sola lunghezza: una piazza che regalerebbe la zona playoff….
“E qui casca l’asino; il sesto posto è ambito da tutti perché permette di evitare i playout retrocessione e di non allungare troppo la stagione. Io spero di cuore di riuscire nell’impresa, non tanto per pensare in grande ma come detto per garantirci l’A2 senza ulteriori code anche nella prossima stagione agonistica”.

Differenze sostanziali tra B2 e B1 rispetto all’A2?
“Direi evidenti e non solo per la qualità del gioco, anche a livello economico e organizzativo il salto è netto; diciamo che noi ci stiamo adattando – dopo il giusto apprendistato direi che le cose vanno bene”.

Obiettivi fissati nel girone di ritorno?
“Fare tesoro degli errori compiuti all’andata e cercare di porvi rimedio, così facendo anche la classifica ne trarrà beneficio”.

Avete dimostrato di essere una squadra, compatta ben amalgamata con Zingaro, Bracchi e Lancini sugli scudi senza nulla togliere al vostro assieme naturalmente…
“Di nomi, ormai lo sapete, non ne ho mai fatti e continuo su questa falsariga: tutte le ragazze sono importanti, anche se molte di loro esordienti in A2. Magari c’è qualcuno che deve crescere e pedalare più di altri, ma io sono contento dell’apporto sin qui fornito dalle mie giocatrici”.

Una famiglia di sportivi la tua – da ragazzo sei arrivato sino all’A2 da coach, anche in A1 a Matera e Pavia. Tua moglie Nicoletta Frigerio a sua volta ha giocato in A2 a Lecco ma non solo, e pure i vostri figli stanno facendo sport
“Mio figlio Alessandro fa parte del Cisano (la prima squadra milita in A2, NDR), anche se lui pur avendo 17 anni gioca banda nell’Under 19 e nel campionato di Prima Divisione. Sembra prometta bene, visto che ha partecipato a qualche allenamento con i ragazzi dell’A2; Angelica invece ha 13 anni e difende i colori del nuoto Snef Erba”.

Arrivasse un offerta dall’A1, Milano lascerebbe il lago?
“Beh, credo che tutti ambiscano al vertice, anche perché tra A1 e A2 la differenza pure a livello professionale è enorme. Ritengo che sarebbe dura rinunciarvi, una scappatoia ci potrebbe essere: arrivarci con la Picco Lecco nello spazio di qualche stagione, vedremo”.

A quel punto però entrerebbe in ballo il Bione, struttura non adatta alla massima serie…
“Vero, però ritengo siano discorsi prematuri: adesso siamo concentrati sulla trasferta di Mondovì in calendario domenica 8 gennaio 2023. La speranza è di iniziare bene l’anno nuovo, così come abbiamo chiuso ad hoc quello vecchio”.

Alessandro Montanelli