VIRGINIA TENTORI: “A LECCO
CATTIVI BIGLIETTI DA VISITA
E GESTIONE OPPORTUNISTICA”

  Virginia Tentori

LECCO – È una grande delusione constatare il prevalere di  logiche opportunistiche nella gestione della città in questa difficoltosa estate. Soffriamo la ripartenza post-Covid e qui come altrove si finalizzano le migliori energie verso la ripresa del tessuto economico e produttivo, perchè solo così potremo uscire dalla crisi in cui siamo precipitati e che rischia di peggiorare ulteriormente. Ovunque si leggono belle intenzioni, promesse, manifesti sorridenti e pose rassicuranti volte a promettere che Lecco nei prossimi mesi sarà bellissima. Da lecchese mi permetto di far osservare che , in realtà, contano i fatti.

L’esperienza ci insegna questo. Quindi alterno attimi di incredulità ad attimi di rabbia a vedere che la voglia di turismo che si respira in città tra gli operatori viene calpestata per puro scopo pre-elettorale. A mio avviso non deve neanche essere messo in discussione come la priorità degli amministratori debba essere di invogliare ed accogliere  a braccia aperte i turisti. Guardo con un po’ di invidia gli amici comaschi che sono riusciti a mettere sul piatto degli stranieri uno sconto pari all’IVA sui loro acquisti, per essere più attraenti a beneficio del commercianti locali.

Poi scendo sotto casa, abitando in centro, e le mie sensazioni sono quelle indicate all’inizio. Vedo il monumento del Manzoni infestato di erbacce, foglie secche, piantine rinsecchite, centraline elettriche svergolate, cantieri per centraline elettriche nuove. Le stesse foto le avevo fatte durante il lock-down, nulla è cambiato se non in peggio. Nei giorni scorsi ho immortalato turiste che fotografavano il Monumento del Manzoni: solo quello, in primo piano, perché lì intorno è da vergogna.

 Mi sono anche chiesta se fossero arrivate in città in auto.

Perché nulla toglie al bellissimo progetto del nuovo parapetto del Ponte Nuovo (Kennedy), ma vi pare conveniente accogliere i turisti ad agosto con un cantiere in questo modo? Parapetti e ponteggi imponenti che fanno indietreggiare ed incutono timore, nascono la bella vista sul Ponte Azzone Visconti e creano una seppur temporanea ferita al paesaggio; dato che i lavori finiranno a settembre i ponteggi se ne andranno insieme ai possibili turisti… spiegatemi bene qual è il valore aggiunto al turismo di città non aver posticipato i lavori,  rimandandoli all’autunno .

Ma non è abbastanza: oltrepassato il  ponte entrando in Lecco ci si imbatte nel nuovo cantiere di Piazza Mazzini, tra transenne e cartelli , altro esempio di lavori in corso come biglietto da visita della città, iniziato di fretta e furia ma che sarà magicamente concluso per il taglio del nastro poco prima del voto cittadino sbeffeggiando il buon volto, l’ordine, il decoro che sono regole elementari da dare al turista qualunque.

Mi pare un uso quantomeno disinvolto della programmazione delle opere pubbliche in cui si è persa l’occasione di ridare smalto alla città senza penalizzarne l’immagine nel mese clou estivo.     

Virginia Tentori architetto
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