VENTURINI A BABBO NATALE:
“L’ANNO PROSSIMO LIBERACI
DI LORO E APRICI GLI OCCHI”

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo una lettera (a Babbo Natale) di Ezio Venturini, esponente di Vivere Lecco ed ex assessore dell’attuale giunta Brivio.

Caro Babbo Natale,

mi rivolgo a te perché sono certo che tu conosci i nostri piccoli e a volte miseri desideri. Desideri che fanno parte di una vita semplice, come ad esempio poter andare al cinema o al teatro ma non trovarne uno in città, o poter entrare in un parco per far giocare i propri bambini senza rischiare di farsi male, o anche solo bere un caffè in compagnia di amici, ma doverci rinunciare perchè lasciare per dieci minuti l’auto in un parcheggio costa più del caffè.

Sai, Babbo Natale, vorrebbero che Lecco fosse una città turistica… ma oltre al magnifico paesaggio che madre natura ci ha regalato, non ci sono altre attrattive, così il “turista” si ferma a Lecco solo mezza giornata pranzando per lo più al sacco, lasciando gli avanzi nel cestino se è una persona educata, e a noi solo pochi euro e tanto smog e inquinamento in più. Sono pochi, troppo pochi quelli che si fermano per un paio di giorni e non c’è attenzione per i giovani con pochi soldi in tasca, che non trovano un ostello dove poter soggiornare.

Quanti di loro amano – oltre al lago – la montagna e vorrebbero fare base a Lecco per poter scalare o semplicemente camminare, per poi riposarsi in un confortevole ostello? …ma l’ostello non c’è, non esiste, è ancora uno scheletro vuoto. E se volessero visitare villa Manzoni? Troverebbero una scatola vuota anch’essa e semichiusa, per non parlare del percorso manzoniano, talmente disorganizzato che chiunque si perderebbe.

Potrebbero esserci molte cose belle, come un centro sportivo riqualificato, ma cosa è cambiato? “Il bello deve ancora venire” si gridava in campagna elettorale… stiamo ancora pazientemente aspettando quel bello… e in attesa, se qualcuno per distrarsi s’inventa una serata speciale con un po’ di musica, giusto per mettere allegria, il più delle volte viene fermato con controlli, multe o altri dissuasori. E quando si evidenziano certe mancanze, con alcune persone preposte al bene della nostra città non si riesce a dialogare, perché si montano la testa. Qualcuno – più di uno – ha cercato il dialogo, ma lo hanno subito rottamato. Altri s’illudono ancora di poter dialogare, ma te lo immagini? Ricordi la storia di Cappuccetto Rosso? Avrebbe mai potuto dialogare con il lupo cattivo?

Ecco la preghiera che ti faccio, caro Babbo Natale. L’anno prossimo mettici in condizione di liberarci (politicamente) di loro, per poter agire finalmente per il bene della città. Soprattutto fai in modo che i cittadini di Lecco non cadano più nel trabocchetto, come ci sono caduto anch’io ed altri, dando il voto a persone che poi non faranno il nostro interesse. Sono arrivati addirittura a cacciare dal “palazzo” quelli legittimamente eletti, continuando a governare disprezzando quella manciata di voti che fu determinante per vincere le elezioni.

Babbo Natale, apri gli occhi a coloro che, invece di fare opposizione, decidono di fare inciuci con la maggioranza. Tu lo sai che, governare male, non ascoltare nessuno, non porta da nessuna parte… ce lo ha insegnato di recente anche un fiorentino, che non era certamente Dante!

Ecco, questa è la mia letterina che consegno a te, Babbo Natale, nella speranza che ai cittadini Lecchesi, prima che sia troppo tardi, si aprano gli occhi!

Tuo affezionatissimo
Ezio Venturini