Cara Lecconews,
Se c’è da dare una mano le genti di Lecco non si sono mai tirate indietro.
Dalla lotta contro gli Austriaci, a quella di Liberazione, agli aiuti nel Polesine, ai volontari all’estero e altre mille e mille volte, ogni giorno, fin dentro questo tempo di Covid.
Uomini, tempo, vite e soldi.
Però a un certo punto quando dall’alto della Politica, dell’Asst e Regione ti gridano “ancora, ancora, ancora” è bene fermarsi e domandarsi se ci stan prendendo in giro.
Perché quell’ “ancora, ancora, ancora” ora per poter aprire il centro vaccinale al Palataurs oltre che un grave problema etico e di messaggio:
“se non mi dai i soldi non ti curo”
– e stiam parlando di sanità pubblica mica fiori – c’è, assurdo, quello di aver ancora bisogno di soldi, 40.000 euro, da raccogliere con la beneficenza quando ASST Lecco ha ricevuto in donazioni, in solo 9 mesi, oltre 5 milioni di euro! (5.032.788,28) come da sua Delibera n.115 del 18/2, e ha pure un Bilancio di oltre 319 milioni di euro.
Ma proprio loro e il Comune ce ne chiedon altri per aprire il Centro vaccinale al Palataurs.
Una fila per vaccinarsi, una fila per il bancomat.
E dopo annunci, interviste, post, newsletter settimanali del Sindaco Gattinoni che si prende meriti per l’apertura del Palataurs – e fa il dispensatore briviano di elogi trasversali ed elettorali – oplà si scopre di botto, all’ultimo, che però non ci son soldi per allestimenti, frigo, pc e personale.
Per non parlare appunto del sotterraneo ribollire di discriminazioni che deve subire il personale con paghe diverse per la stessa prestazione (ordinaria, co.co.co, partita IVA).
E per non parlare della corsa disorganizzata a farci pagare spazi privati senza che Comune, ASST, Ast mettano prima a disposizione i loro (palestre, sale, aree, campi, distretti).
Siamo spettatori dell’improvvisazione e dobbiamo pure trovare altri soldi:
“ancora, ancora ancora”
Mentre la politica fa passerella.
Paolo Trezzi
LA NOTIZIA, IERI
IL CENTRO VACCINI A LECCO SI PAGA CON LA BENEFICIENZA. L’ENNESIMA RACCOLTA FONDI