LECCO – Le segreterie di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil hanno avviato una campagna nazionale di sensibilizzazione sul tema dell’esclusione digitale di milioni di pensionate e pensionati dalle informazioni sul proprio trattamento previdenziale.
Da circa sei anni l’Inps ha soppresso l’invio al domicilio dei pensionati delle comunicazioni cartacee sui trattamenti pensionistici. Da allora queste informazioni sono accessibili solo online sul sito dell’Istituto con l’apposito Pin. Ma risulta che dei 16 milioni di pensionati solo 4,5 usano il Pin, gli altri si limitano a prendere atto dell’importo della pensione al momento dell’accredito, senza comprenderne le variazioni, tutt’altro che infrequenti.
Queste difficoltà con ogni probabilità aumenteranno. Dal 1° ottobre scorso è stato sospeso il rilascio di nuovi Pin Inps e dal 1° ottobre lo Spid sarà l’unica modalità di accesso (insieme alla Carta di Identità Elettronica e alla Carta Nazionale dei Servizi). Lo Spid è un sistema di identificazione più sicuro ma più complesso da ottenere, per la difficoltà e la lunghezza della procedura e più difficile da utilizzare, anche perché presuppone la disponibilità di un indirizzo di posta elettronica e di un telefono cellulare di uso esclusivo.
I sindacati unitari dei pensionati non sono ovviamente contrari all’innovazione ma chiedono all’Inps di dare risposte al problema e di garantire il diritto dei pensionati ad accedere al proprio cedolino di pensione, superando le difficoltà sia nell’utilizzo del Pin Inps in questa fase transitoria sia nell’ottenimento e nell’utilizzo dello Spid.
Nella medesima direzione si sono espressi gli ordini del giorno approvati da molti comitati Inps regionali e provinciali.
Analogo ordine del giorno è stato approvato nella riunione dello scorso 3 marzo anche dal comitato provinciale Inps di Lecco, di cui fanno parte anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil e delle associazioni datoriali.
Nei successivi incontri avuti con l’Inps i sindacati nazionali, ribadendo le loro richieste, hanno riconfermato la propria disponibilità a utilizzare le proprie sedi ed organizzazione per aiutare iscritti e pensionati ad informarsi sulle loro pensioni e sui loro redditi. I vertici nazionali dell’Istituto si sono dichiarati sensibili al problema ed hanno proposto un tavolo tecnico sul tema. Le segreterie nazionali di Spi, Fnp, Uilp hanno valutato positivamente la proposta e la prima riunione del tavolo dovrebbe tenersi entro la fine di marzo.