“TERREMOTO” IN PROVINCIA
E IL PRESIDENTE USUELLI
FINISCE AL PRONTO SOCCORSO

NIBIONNO – Non è sicuro, ma al 99% è da ricondurre proprio al marasma politico nella “sua” amministrazione provinciale il malore accusato venerdì dal sindaco di Nibionno e appunto presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli, 46 anni, avvocato.

Nelle ultime ore la paciosa (fino a poco tempo fa) situazione del consiglio provinciale “tripartisan” è stata bruscamente agitata dal polemico addio alla maggioranza ecumenica da parte dei due consiglieri leghisti.

Simonetti e Zambetti si sono infatti assai irritati per il “tradimento” di Bruno Crippa, delegato del centro sinistra che all’elezione dei vertici del Parco Adda Nord aveva violato il patto concordato a Villa Locatelli, dando il via libera alla presidenza della PD Francesca Rota e “fregando” proprio la Lega.

E probabilmente proprio la riconsegna delle deleghe dei due del Carroccio ha messo in agitazione Usuelli, che si è sentito male e ha dovuto fare ricorso all’assistenza del Pronto Soccorso.

Fortunatamente il n.1 della Provincia si è ripreso quasi subito e ha potuto fare ritorno a casa. Ma l’episodio è fortemente sintomatico di una situazione politica che – come sottolineato ieri in un fondo di Lecco News – va ingarbugliandosi, in vista dello “scontro finale”: le elezioni comunali a Lecco nel 2020.

La vulgata delle ultime ore narra di una notevole meraviglia in alcuni ambienti partitici, dove più di uno si chiede come diamine possa pesare così tanto il caso di una “cadrega” a quell’ente Parco che fino a ieri pochissimi consideravano centrale nel dibattito della politica lecchese. Ma risulta evidente che quello sia stato solo il cerino, in grado di dare la prima scintilla sotto una catasta che rischia di bruciare accordi, intese e programmi ma che qualche “pompiere” nel centro destra potrebbe comunque provare a spegnere per tempo.

Chiara Panzeri