SPESSO ALTICCIO, MA I DIVIETI
DEL QUESTORE SONO CONTESTATI
DAL SUO LEGALE: SEMBRANO
DEI “DOMICILIARI”?

LECCO – Il Questore di Lecco ha intimato a un giovane, protagonista di episodi di violenza e rissa, di non accedere a pubblici esercizi, non avvicinarsi a locali e di non stazionare in spazi pubblici. L’avvocato Lorenzo Magni, difensore dell’imputato T.B. 26 anni, residente a Lecco, ha sollevato il caso davanti al giudice Martina Beggio.

Il provvedimento del questore – sui fatti accaduti in alcuni bar di Lecco – aveva come obiettivo quello di limitare l’azione del 26enne, che quando era alticcio litigava con le persone presenti. Gli episodi sono stati accertati dalla Polizia di Stato lo scorso anno, con i successivi divieti di avvicinarsi. Di solito il provvedimento è circoscritto al singolo locale, invece nel caso del 26enne è stato così ampio da assomigliare all’obbligo di rimanere in casa. Una specie di “domiciliari“.

Durante il processo – visto che il giovane è stato citato direttamente a giudizio – il legale ha fatto presente l’anomalia e il giudice Beggio ha subito aggiornato l’udienza, con l’accusa pronta a valutare se la misura sia eccessiva.

A. Pa.