SCUOLE MATERNE PARITARIE:
FORTINO ‘IN DIFESA’, PER BRIVIO
“ECCESSI DI PERSONALISMO”.
MA IL RINNOVO RIMANE CERTO

LECCO – Grande dibattito intorno al rinnovo della convenzione tra il Comune di Lecco e le scuole di prima infanzia paritarie (discussione anche venerdì nel corso della Commissione consiliare IV).

Preoccupato il fronte delle paritarie per possibili tagli: “Tutti a Lecco conoscono le scuole materne paritarie perché non c’è lecchese che non le ha frequentate o non ha mandato figli o nipoti” dichiara a LeccoNews Angela Fortino, in ‘difesa’ della convenzione. “Non tutti sanno però che 40 anni fa le nostre 15 scuole hanno deciso di mettersi insieme fondando l’associazione che io oggi presiedo, un modello a cui anche anche città italiane stanno guardando perché da valore aggiunto al sistema”.

“Il Comune di Lecco non ha scuole materne comunali – aggiunge Fortino – e, da sempre e in maniera trasversale, ha riconosciuto la qualità del servizio da noi erogato e quindi, risparmiando notevolmente, si è convenzionato con la nostra Associazione – che ha durata triennale e ora siamo in fase di rinnovo.
Proprio per questo abbiamo partecipato alla Commissione consiliare per illustrare ai consiglieri comunali l’importanza per le nostre scuole di non operare singolarmente ma dentro l’Associazione che garantisce alle famiglie:
• Mantenimento della capillarità del servizio in tutti i rioni cittadini
• Uniformità delle rette in tutte le scuole a parità di reddito ISEE
• Garanzia di eguale qualità in tutti i nodi della rete
• Coordinamento pedagogico e rete tra le coordinatrici
• Assistenza centralizzata ai disabili con relativo coordinamento
• Formazione di alto livello per le insegnanti
• Progettualità condivise
• Gestione CRD (Asilo estivo durante il mese di luglio) non solo per i bambini iscritti nelle nostre scuole ma anche per i bambini che frequentano le scuole statali
• Gestione servizi di nido, micronido, centri infanzia, punti gioco, sezioni primavera

Attualmente abbiamo 900 iscritti (contro 904 dell’ultima convenzione del 2016) e quindi possiamo dire che, nonostante a livello nazionale ci sia un dato significativo relativamente alla denatalità, le nostre scuole sono sempre molto apprezzate e richieste dalle famiglie. L’Associazione si è assunta il compito di rispondere ai diritti e ai bisogni educativi dei bambini da 0 a 6 anni e delle famiglie lecchesi accompagnando in maniera professionale anche le fragilità”.

Sul tema interviene anche il sindaco di Lecco Virginio Brivio, con uno scritto piuttosto deciso nei toni.
Eccone il testo integrale:

Rinnovo della convenzione con le scuole di prima infanzia paritarie: no alle… semplificazioni

Due note rapide scritte, peraltro con rammarico, per chiarire una vicenda che è degenerata in polemica. Inutile polemica. Mi riferisco al rinnovo della convenzione con le scuole prima infanzia paritarie e servizi connessi che dovrà essere approvata entro breve tempo. O meglio, così chiudiamo gli aspetti faziosi della questione, sarà “certamente approvata” dal Consiglio Comunale nella sua sostanziale essenza e durata in continuità con l’esperienza che dura da decenni. Con quei correttivi, miglioramenti, obiettivi nuovi che il contesto richiede e di cui tutti gli attori sottoscrittori sono consapevoli, pur da punti di vista diversi, di dover affrontare.

Non ho esitazione a ritenere che eccessi di personalismo abbiano inquinato un dibattito pubblico doveroso ma impostato maldestramente. Così, come ribadisco, tutti dobbiamo tener conto di una realtà che è andata modificandosi e ancora di più evolverà.

È ovvio che il ruolo delle scuole paritarie debba essere valorizzato in un contesto temporale e di cambiate condizioni sociali, ma un conto è accompagnare un processo graduale altro è imporre dall’alto (mi verrebbe da dire dal … basso, visti i toni volutamente forzati), modifiche suggerite da criteri puramente matematici(esempio classico: l’inaccettabile semplificazione del chiudere le scuole piccole a favore delle grandi ,senza peraltro tener conto di storie, autonomie, misure di efficacia più ampie…).

Sull’argomento, da quando mi occupo di pubblica amministrazione, i carboni sono sempre più ardenti e a maggior ragione, chi ha responsabilità, sull’uno e sull’altro fronte, deve spegnere le fiamme troppo alte e mantenere in vita quel fuoco che deve accendere il mondo della scuola, fulcro dell’educazione, dell’insegnamento dei nostri figli, in un quadro di pluralismo che non è un’idea o una prassi o, peggio, un compromesso del Comune di Lecco, ma sta scritto a caratteri nitidi nella nostra Costituzione“.