LECCO – Le iscrizioni alle classi prime per il nuovo anno scolastico 2019-2020 oggetto di discussione in Commissione a Palazzo Bovara. “Abbiamo fatto riferimento a tre criteri – spiega l’assessore Clara Fusi – tutti i bambini di Lecco hanno diritto all’istruzione, i posti disponibili non devono essere saturati, tutte le scuole hanno pari dignità e importanza”.
Più di tutti a farsi sentire è il calo demografico: la scuola dell’infanzia pubblica Santo Stefano partirà con una classe in meno e le paritarie contano 30 bambini iscritti in meno rispetto allo scorso anno. Per le primarie, il problema si pone a Maggianico e Chiuso, dove per la classe prima si contano rispettivamente 13 e 10 iscritti: “La classe unica sarà attivata a Maggianico ma il dirigente scolastico sta valutando l’ipotesi di aprire due gruppi classe”, commenta l’assessore. Simile la situazione di Bonacina, dove il numero di iscritti è esiguo e si opta quindi per l’apertura di due sezioni a San Giovanni. Per le secondarie di primo grado è in sospeso la situazione di Maggianico, dove si contano 30 iscritti fra cui due disabili: “Forse il provveditore opterà per la formazione di due classi, anche se fino all’anno scorso Maggianico ha accolto una sola prima”, riporta la Fusi.
Solleva qualche critica il consigliere di Con la Sinistra cambia Lecco Alberto Anghileri: “Molti genitori vorrebbero iscrivere i figli alle scuole pubbliche ma per necessità di lavoro devono ricorrere alle paritarie. Va affrontato il problema alla radice, quindi il Comune deve mettere risorse a disposizione. Chi vuole iscrivere i figli alla scuola pubblica deve poterlo fare, perciò bisogna fornire i servizi, che costano”. L’assessore Fusi però ricorda: “L’amministrazione si impegna a prestare attenzione e garantire supporto alle famiglie: per questo ci sono i piedibus e i servizi pre e post scuola. L’interesse dell’amministrazione è che le scuole rimangano: tutto quello che è nelle nostre possibilità lo abbiamo fatto e stiamo continuando a farlo”.
Piccata anche il consigliere Cinzia Bettega (Lega Nord): “Mi sarei aspettata che ci fosse un punto all’ordine del giorno dedicato al liceo Manzoni, benché il Comune non ne abbia responsabilità diretta. Il metodo di questa amministrazione è di arrivare sempre un po’ all’ultimo momento”. Similmente anche Emilio Minuzzo: “Potevamo passare dai container del Bione a quelli della scuola. Non è responsabilità del Comune ma si poteva almeno spendere qualche parola”. L’assessore Fusi però chiarisce: “Alcune delle nostre scuole non sono in buone condizioni per struttura. A maggior ragione servono questi moduli prefabbricati – non chiamiamoli container. Purtroppo non abbiamo più a disposizione Palazzo delle paure come struttura da utilizzare”.