SANITÀ/TANGENTI ‘DISTURBO’
PER PROTESI E MEDICINALI.
2 ANNI AL MEDICO LECCHESE

LECCO – Condannata a due anni la dottoressa lecchese accusata di aver accettato una tangente da 120 euro nell’inchiesta sulla sanità lombarda denominata “Disturbo”. Ad incastrare il medico due intercettazioni telefoniche del giugno 2016.

Il pubblico ministero Paolo Del Grosso aveva chiesto due anni e otto mesi di reclusione mentre l’avvocato difensore Redentore Bronzino aveva sostenuto la totale estraneità ai fatti da parte della sua assistita.

Prima che il giudice Enrico Manzi prendesse una decisione sulle eventuali responsabilità del medico, l’imputata ha reso una dichiarazione spontanea assicurando di non aver mai ricevuto niente da nessuno e che per lavoro incontra numerosi informatori scientifici e in base ai prodotti proposti sceglie se utilizzarli oppure no.

Il collegio giudicante alla fine si è espresso per una condanna a due anni di carcere e cinque di interdizione dai pubblici uffici, pena sospesa.