SANDRO MAGNI E LA VIABILITÀ:
“COME RIBUTTARE IN CITTÀ
I PRETESTI E LE PRETESE ALTRUI”

L’apertura di due rotonde per snellire il traffico, anche se costose, va bene; ma non così una corsia sul ponte Manzoni propugnata dal sindaco di Pescate De Capitani. Perché? Ma perché una terza corsia c’è già e seppur creata dopo la perorazione, anni fa del Sindaco di Pescate ha risolto ben poco.

Sto parlando di quella che si è nei fatti realizzata sul Ponte Kennedy (ponte Nuovo) dall’allora sindaco Brivio.

Il ponte Visconti a “ore”, è una grande bufala burocratica, al posto di una terza corsia sul Ponte Manzoni , che ci piace ricordarlo avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi dell'”attraversamento”, basterebbe sperimentare una interruzione del traffico prima dell’emissione della linea di Pescate sul lago -ponte-corsia attraverso un semplice semaforo.

Forse la cosa non verrà affrontata, manco a livello sperimentale, per via che il costo è ridicolo in tempo di Olimpiadi, quando poi il problema è il Ponte Vecchio che andrebbe per ragioni storico-monumentali sgombrato interamente dal traffico veicolare, visto tra l’altro, i gravi ingombri o intralci che fa sulla linea Pescate Valmadrera e che continuerebbe a farvi.

Non sappiamo tra l’altro se il traffico che esce malamente al Bione poi fuoriesce per la parte Sud di Lecco o diventa un inutile aggiramento per andare al Nord della città. Già questo è un fallimento semplicemente perché non si osserva che una altezza di un parallelepipedo o una quasi mediana come è il Ponte Vecchio se aperto al traffico come lo è ora, ma anche con tutti i cambiamenti burocratici di orario non risolve niente, anzi complica la continuità del raggiungimento delle due rotonde di Pescate e Malgrate così come è testimoniato anche dall’implicito colpevole cambiamento di senso di marcia di via Bezzecca dove si va a intaccare una via laterale di alleggerimento tra i quartieri, non strutturale, per risolvere i problemi burocratici attesi del ponte Vecchio.

Senza risolvere né i problemi di Pescate né quelli di Lecco.

Alessandro Magni