RUGBY LECCO: TROPPI ERRORI,
BERGAMO E RHO PUNISCONO
I BLUCELESTI IN SERIE B E C

BERGAMO – Nella seconda giornata di serie B torna amareggiato da Bergamo il Rugby Lecco, sconfitto 18-15 dai padroni di casa a causa dei troppi errori commessi. Mete lecchesi realizzate da Filippo Valentini e, due, da Hazzem Shalby.

“Ci è mancata un po’ di esperienza in alcuni tratti della partita e ci siamo anche un po’ innervositi commettendo qualche errore banale – spiega coach Sebastian Damiani -. Questa partita si poteva vincere, contro un Bergamo che ha dimostrato di avere un buon collettivo. Ai ragazzi ho detto che non è successo nulla, ma che comunque bisogna lavorare ancora molto per crescere sotto alcuni aspetti tattici ed anche psicologici”.

In campo: Daniele Cavallo, Lorenzo Riva, Francesco Mauri, Marco Rusconi, Carlo Sala, Giorgio Zappa, Nicolò Pellegrino, Daniele Fumagalli, Thomas Colombo, Filippo Valentini, Stefano Biffi, Matteo Orlandi, Hazzem Shalby, Davide Vacirca, Shota Buthzritze, Giorgio Turati, Lorenzo Zanchi, Marco Mastrogiorgio, Emanuele Catania, Matteo Galli, Nicola Rossi.

Giornata altrettanto negativa per la compagine cadetta. La squadra di C si è arresa al Bione contro il Rho per 12-41, vane le mete di Alberto Isacco e Samuele Carelli con una trasformazione di Luca Tantimonaco.

“Una sconfitta che deve essere analizzata in maniera lucida – interviene Giordano Colombo – nel senso che il Lecco ha fatto il gioco, ha costruito molto ma purtroppo commettendo alcuni errori in fase di possesso palla, ed alcune scelte di gioco, che hanno permesso agli ospiti di trovare degli spazi. Non c’è altro da raggiungere se non il fatto che spero di poter recuperare alcuni giocatori ancora in fase di recupero ed anche acciaccati”.

In campo: Samuele Carelli, Yaguoba Dansoko, Steven Scaburri, Marco Rossi, Diego Malzanini, Luca Tantimonaco, Rodrigo Di Prima, Alberto Isacco, Andrea Colombu, Alberto Turati, Gabriele Scapellato, Nicholas Negri, Thomas Marco Enslin, Davide Molteni, Emanuele Fusco. In panchina: Moises Galimberti, Mauro Pomoni, Edoardo Magni.