LECCO – Dal lungolrio all’altezza dell’imbarcadero, tenendo il lago alle spalle, si può osservare uno dei più antichi esercizi commerciali lecchesi, oggi non più attivo, ma il cui edificio è rimasto pressoché intatto. Il protagonista di questa puntata della rubrica Lecco Ieri & Oggi è l’ex Grand Hotel Lecco che per lungo tempo è stato rifugio per i viaggiatori in città.
Posto in una posizione strategica dal punto di vista commerciale, di fronte al molo di attracco di battelli e traghetti, nonché sul percorso di passaggio obbligato per la Valtellina e la Svizzera, il Grand Hotel Lecco offriva ai suoi avventori sia stanze per una breve sosta ma soprattutto un vero e proprio trattamento di lusso.
Questo è dimostrato anche dalla didascalia di presentazione del Grand Hotel riportata sulla cartolina, come mezzo pubblicitario, dove vengono valorizzate come dotazioni eccezionali e quasi fantascientifiche per l’epoca: “corrente elettrica, caloriferi, bagni con doccia, garage con fossa per automobili e grande scuderia e rimessa”. Anche Aloisio Bonfanti ricorda, nel suo scritto “Dal vecchio borgo alla grande Lecco”, che: il Grand Hotel Lecco era molto frequentato nel mese di settembre e nei primi giorni di ottobre, la stagione del “dolce autunno dei laghi”.
Altro dettaglio non da poco riguarda l’assenza del campanile in una cartolina datata 1903: non è chiaro se si trattava di un “fotoritocco” (dalla posizione della fotografia si dovrebbe vedere la punta del campanile) oppure, più semplicemente, perché la cuspide del campanile sarebbe stata ultimata solo a Natale dell’anno successivo.
A.G.