RUBRICA LECCO IERI&OGGI: A MALGRATE, PALAZZO E FILANDA STABILINI

MALGRATE – Usciamo nuovamente dalla città per recarci sull’altra riva del lago, proprio di fronte alla piazza del grano (vista la settimana scorsa) e dedichiamo questa puntata della rubrica Lecco Ieri & Oggi al piccolo porticciolo di Malgrate in questa vista dei primi decenni del Novecento del Palazzo dei filandieri Stabilini. Osservando le due immagini le differenze sono davvero irrisorie perché, nonostante il palazzo e la stessa filanda, pur non avendo più la loro funzione originaria ed essendo stati trasformati in residenze, l’aspetto esteriore è restato pressoché identico.

L’opificio filandiero, realizzato nel 1783 per conto della famiglia Reina-Bovara fu al centro della produzione manifatturiera lariana, in quanto la seta era uno dei principali prodotti del bacino del “Ramo del lago di Como che volge a Mezzogiorno”, ovviamente insieme al ferro e all’acciaio. La posizione di vicinanza al lago aveva due vantaggi: innanzitutto permetteva un facile carico dei comballi e delle barche, ormeggiate nel porticciolo e spedite verso Lecco, e poi permetteva un costante riciclo dell’acqua da utilizzarsi per la lavorazione tessile. Nel 1880 la filanda fu ristrutturata e ad inizio Novecento diventò di proprietà della famiglia Stabilini, che possedeva anche il vicino palazzo.

Visto che anche il piccolo porticciolo è restato immutato negli ultimi 100 anni, il vero cambiamento che si può notare, solo però osservando molto attentamente le due immagini, è che è la strada per Paré e Bellagio era molto più stretta e presumibilmente, all’epoca dello scatto della cartolina, si infilava nell’arco sotto alla villa dove oggi transitano solo i pedoni (lo si può intuire seguendo la fila di paracarri che costeggiavano l’argine del lago).

A. G.

Cartoline d’epoca tratte da Gigi Amigoni, Antichi Borghi di Lecco nelle cartoline di inizio secolo, Calolziocorte, Amigoni G., 1996; foto di Lecconews.lc