RIMPATRIATI DALLA POLIZIA
DUE MAROCCHINI PERICOLOSI

LECCO – Nel mese di gennaio l’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato ha espulso, con accompagnamento coattivo in frontiera disposto dal Prefetto di Lecco, due cittadini marocchini irregolari sul territorio nazionale, entrambi ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.

In particolare, un soggetto era detenuto presso la locale casa circondariale per reati connessi alla detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti (hashish e cocaina), mentre l’altro era un cittadino marocchino, già noto alla Polizia di Stato per vari fallimenti dell’esecuzione dell’espulsione causati da atteggiamenti autolesionistici ed istrionici, nonché da comportamenti contra legem da lui stesso assunti. Quest’ultimo si era reso in passato autore di numerose fattispecie di reato quali resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, lesioni e minaccia, tenute dallo stesso sia durante le procedure di espulsione, sia in altre circostanze, nello specifico a bordo di un treno ed ai danni di una passeggera e del controllore. In entrambi i casi è stato necessario attivare, con il Consolato del Marocco, le procedure finalizzate all’identificazione ed al successivo ottenimento di un lasciapassare valido all’espatrio, tenuto conto che gli stessi erano sprovvisti di documento valido.

Vista la pericolosità dei soggetti, per l’esecuzione dell’accompagnamento alla frontiera si è reso indispensabile anche l’intervento di personale di scorta internazionale al Servizio Immigrazione; nel secondo caso, anche dell’interessamento della Direzione Centrale di Sanità, previa acquisizione di tutta una serie di accertamenti medici richiesti e l’ausilio di personale medico durante le procedure di espulsione. Entrambi i cittadini stranieri in argomento sono stati rimpatriati verso il Marocco, rispettivamente l’8 ed il 30 gennaio, attraverso l’aeroporto di Milano Malpensa.