REDAELLI (LES CULTURES)
RACCONTA IMMAGIMONDO 2020
“AL TEMPO DEL COVID”

LECCO – Il festival di viaggi, luoghi e culture Immagimondo realizzato dall’organizzazione non-profit Les Cultures Onlus giunge quest’anno alla 23ª edizione.

Dal 19 settembre al 4 di ottobre, un ricco calendario di eventi si articolerà tra le città di Lecco, Civate, Malgrate, Valmadrera e Mandello del Lario.

Un’edizione particolare quella di quest’anno, che rientra nel programma di Confini, frontiere, identità. (Inter)cultura di qualità in provincia di Lecco, progetto sostenuto da Fondazione Cariplo che vede Les Cultures come capofila e Associazione Centro Orientamento Educativo – COE come partner.

L’iniziativa, che ha ricevuto finanziamenti da Regione Lombardia, ha l’obiettivo di sviluppare un programma culturale di ampio e alto livello, in grado di animare per 16 mesi Lecco e provincia, con un’attenzione specifica ad alcuni contesti di marginalità territoriale e sociale.

Non è la sola novità in questo anno gravido di imprevisti. Gran parte degli appuntamenti del festival avranno luogo all’aria aperta (solo in caso di meteo avverso saranno spostati al chiuso). Un accorgimento per permettere ai fruitori di vivere con meno disagio le misure di igiene imposte dall’emergenza sanitaria, oltre che di godere dopo tanti mesi di chiusura degli spazi all’aperto.

Ne abbiamo parlato con il presidente di Les Cultures, Giorgio Redaelli:

Alla fine ce l’avete fatta, anche quest’anno avrà luogo il festival Immagimondo. Quali disguidi ha portato l’emergenza sanitaria e come siete riusciti a risolverli?

Ci siamo riusciti per un nostro (e mio personale) atto di fiducia. Sin dal mese di aprile ci siamo sforzati di credere che realizzare il festival fosse possibile. Ci è voluta molta convinzione, se si pensa che quasi tutte le attività programmate per la primavera-estate sono state annullate o posticipate all’anno prossimo.

Il nostro festival è programmato per la fine dell’estate, ma chiaramente tutta l’attività organizzativa ne è risultata stravolta. Per prima cosa abbiamo stabilito di utilizzare prevalentemente spazi all’aperto, prevedendo di sposarci al chiuso solamente in caso di brutto tempo. Ad aprile le norme di igiene erano ormai abbastanza chiare e questa ci è sembrata una strada perseguibile.

Chiaramente ciò ha comportato la riduzione del numero degli eventi in programma. Ad esempio nel week-end di Lecco quest’anno disporremo solo di due spazi e non di tre come per le passate edizioni. A Civate non potremo utilizzare il chiostro di San Calocero perché è all’interno dell’RSA Casa del Cieco. Ma complessivamente ne è uscito un programma molto bello e interessante.

Una bella novità questa degli spazi aperti. Che aspettative avete?

È una modalità nuova, ci è imposta dalle circostanze. Certamente la terremo in considerazione anche in futuro. Io credo che sia un modo più diretto di istaurare un rapporto con la città e con il pubblico. Del resto quello di cui c’è bisogno dopo il periodo di lock-down è proprio di riappropriarsi degli spazi pubblici e della gioia di stare all’aperto.

Immagimondo nasce per mettere in contatto realtà internazionali. Quali difficoltà avete incontrato in questo periodo in cui viaggiare è così difficile?

File:Diego Ibarra Sánchez.jpgLe difficoltà non sono state poche. Per esempio, per l’inaugurazione della personale Hijacked Education (che si terrà sabato 19 alle 18 nella sala conferenze del Palazzo delle Paure) ci sarebbe piaciuto invitare l’autore, Diego Ibarra Sànchez, un fotografo documentarista e filmmaker spagnolo che risiede a Beirut. Ma per ovvie ragioni non potrà raggiungerci.

Sànchez è una figura di rilievo internazionale e la sua mostra sarà molto interessante. Avrà per oggetto l’impatto della guerra e della violenza sulla vita dei bambini e sulla loro possibilità di crescere e di accedere all’istruzione in diverse aree del mondo. Ci auguriamo almeno di riuscire ad avere una sua partecipazione da remoto o un suo contributo audiovisivo.

Questa edizione si inserisce all’interno di un progetto più ampio che animerà la provincia di Lecco per 16 mesi. È una novità, quali sono gli obiettivi?

È una bella iniziativa organizzata in partnership con il COE – Centro Orientamento Educativa. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cariplo e ha ricevuto un finanziamento importante dalla Regione Lombardia. L’obiettivo è offrire un programma culturale di qualità che punti ad esaltare l’integrazione e favorire il coinvolgimento delle fasce giovanili.

Ci saranno proposte legate all’attività del COE che ruoteranno intorno al festival del cinema africano e dell’america latina che quest’anno, dopo essere stato posticipato dalla primavera all’autunno, è stato definitivamente rinviato all’anno prossimo. Questa occasione permetterà di portare sul territorio alcuni degli eventi del festival che solitamente è incentrato su Milano. Ad esempio noi organizzeremo, all’interno di questo palinsesto, un ciclo di approfondimento sul tema del viaggio femminile.

Intervista di Silvia Polvere
Per Lecco News
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