LECCO – Questa mattina il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha ricevuto in Prefettura due distinte delegazioni rappresentative di categorie particolarmente colpite dalle restrizioni anti Covid, in concomitanza di manifestazioni promosse su tutto il territorio nazionale.
Sono stati prima ricevuti i venditori ambulanti aderenti a Fiva in un incontro a valle della manifestazione di protesta nell’area della “Piccola”, sede del mercato cittadino, dove gli ambulanti aderenti si sono recati presso ai posteggi in concessione senza lavorare, ma fornendo informazioni alla cittadinanza sulla situazione critica in cui versa il settore.
Al termine della manifestazione,” svoltasi senza che si siano verificate problematiche sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica e senza che vi sia stata necessità di interventi da parte delle forze di polizia”, il Prefetto De Rosa e il Questore D’Agostino hanno ricevuto il presidente della F.I.V.A. di Lecco e un rappresentante della categoria che, nel corso dell’incontro, “hanno rappresentato le importanti preoccupazioni per le gravi conseguenze che discendono dal protrarsi del periodo di sospensione delle attività dei venditori ambulanti, dei quali è stata peraltro lamentata la disparità di trattamento rispetto ad altri esercenti la cui attività, anche per le stesse tipologie merceologiche, prosegue anche nelle aree sottoposte alle misure più restrittive”.
Pur esprimendo “soddisfazione per la prevista riattivazione delle attività mercatali in conseguenza della ricollocazione in fascia arancione dalla prossima settimana del territorio lombardo”, il presidente ha evidenziato come il settore, che vede attive a livello nazionale 177.000 aziende e coinvolge 330.000 operatori, ha già subito danni particolarmente ingenti, solo in minima parte compensati attraverso i ristori a tal fine introdotti.
A seguire, nell’ambito delle iniziative promosse dalle segreterie Nazionali FLAI CGIL, FAI CISL, UILA UIL a sostegno dei lavoratori agricoli, florovivaisti e giardinieri, il Prefetto De Rosa ha incontrato i rappresentanti delle rispettive federazioni territoriali che avevano preannunciato per oggi un presidio di protesta davanti alla Prefettura, successivamente revocato.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le ragioni della protesta effettuata a seguito dell’adozione del “Decreto sostegni” che ha previsto misure di ristoro a favore di diverse tipologie di lavoratori, con esclusione, tuttavia, di quelli che operano di questi settori.
In particolare, è stato evidenziato come siano stati “gravemente penalizzati gli operatori del settore dell’agriturismo” e sono state esposte le criticità connesse alla generale, significativa contrazione delle giornate lavorative effettuate nel 2020, che preclude ai lavoratori la possibilità di usufruire anche dei benefici economici e dei sussidi previsti per l’occupazione agricola.
Al termine dell’incontro il Prefetto ha assicurato che le preoccupazioni espresse sarebbero state portate all’attenzione delle competenti Autorità di Governo.