PROCESSO CARLO GIALARDI.
SPUNTANO DUE BONIFICI:
50MILA € ALL’EX BADANTE,
20MILA € PER ALLEVARE POLLI

LECCO – Respingono le accuse i marocchini imputati di appropriazione indebita nei confronti di Carlo Gilardi, l’ex professore in pensione che per tre anni è stato ospite della Rsa Airoldi e Muzzi e da dieci giorni è ricoverato all’Hospice Il Nespolo di Airuno.

Nell’udienza odierna – davanti al giudice Gulia Barazzetta, l’accusa è condotto dal Pm Mattia Mascaro – è stata sentita l’ex amministratrice di sostegno, avvocatessa Claudia Morselli, che ha ricostruito quanto accaduto nel periodo 2017-2019 in cui ha seguito l’ex docente, in particolare l’8 gennaio 2019 è stata effettuato un bonifico di 50mila euro per l’ex badante Ibrahim El Marzury, e successivamente altri 20mila euro Khalifa Mejbri per realizzare un allevamento di polli in Tunisia. Sono spuntati anche i nomi dei creditori, tutti residenti ad Airuno, per un ammontare complessivo di 1.285 euro.

L’ex badante ha già chiuso il conto con la giustizia, mentre a processo sono in quattro – Abdelmalak Rougui, Hichem Horroun, Khalifa Mejbri, Nedal Abushunar. Il quinto, Abdellatif Ben Mustapha Hamrouni, è invece deceduto nei mesi scorsi.

Nella seconda parte dell’udienza hanno fatto dichiarazioni spontanee tre degli imputati: Abdelmalak Rougui, Hichem Horroun, Khalifa Mejbri e quest’ultimo ha dichiarato che i 20mila euro sono serviti per costruire un allevamento di polli in Tunisia, ma l’attività non era redditizia quindi ha fatto rientro in Italia. Il processo è stato aggiornato al 27 novembre.

A.Pa.