PRE ELEZIONI, SERATA FINALE
VISIONI E STILI PRIMA ANCORA
DEI CONTENUTI POLITICI

Comunicazione Elettorale - Spin Doctor Mauro Ferrari - Vincere le ElezioniLECCO – Se venerdì sera a Lecco ci fosse stato Mauro Ferrari, il guru italiano delle campagne elettorali amministrative, con la sua incredibile sensibilità per la vera anima di ogni candidato avrebbe sicuramente notato come i concorrenti alla corsa per la poltrona di sindaco abbiano svelato le loro profonde differenze in zona Cesarini, ai comizi di chiusura.

Più che nei contenuti bisogna cercare nella visione e nello stile. Perché a guardare i programmi si notano tanti, ma proprio tanti, punti di contatto. Qualche esempio? La riqualificazione della Piccola, il turismo, la centralità del Politecnico, il rilancio attraverso la captazione dei fondi europei, la presenza qualificata dei giovani.

Nella maratona elettorale in centro caratterizzata da comizi a poca distanza l’uno dall’altro, i primi a presentarsi nel pomeriggio sono stati i 5 Stelle in piazza Garibaldi e Appello per Lecco in piazza Cermenati.

Dal pentastellato Silvio Fumagalli pochi amici intimi, metà dei quali valsassinesi e quindi non votanti a Lecco, con il rammarico di vedere i temi dei loro cavalli di battaglia spalmati nei programmi delle altre liste.

Quello che potrebbe rivelarsi l’ago della bilancia, Corrado Valsecchi, si è presentato con un numeroso gruppo di persone, tanti giovani, gli stranieri nuovi residenti. Il Tessitore ha snocciolato con verve a lui inconsueta un progetto urbanistico dietro l’altro. La sua è una città multi linguistica, moderna che dal punto di vista della governabilità sceglie non un partito di riferimento ma una rete civica di sindaci. Più che di figure politiche, che ci sono, Valsecchi si è circondato di tecnici.

Ben più pieni gli incontri di Ciresa e di Gattinoni. Piazza Garibaldi ordinata, istituzionale, da seduti con rispetto delle distanze anti Covid quella di Peppino. Leggermente meno nutrita ma scenografica, con tante bandiere, distanze così così, piazza Cermenati per Mauro.

Due personalità completamente diverse.

Ciresa ha portato sul palco un assessore regionale, Antonio Rossi; tre parlamentari: Giancarlo Giorgetti stratega della Lega, Alessio Butti di Fratelli d’Italia, la senatrice leghista Antonella Faggi (ex sindaco) e poi il deputato europeo Pietro Fiocchi. E c’è anche Daniele Nava, colui intorno al quale si era vociferato per tanto tempo quale raccoglitore del testimone cittadino del centro destra.

Insomma è stata presenta una catena di comando a indicare che Lecco è inserita in un sistema di governo. Cosa piuttosto rilevante con le Olimpiadi alle porte tra qualche anno. Con il suo discorso Ciresa non ha animosità, vuole rimanere a contatto con la gente direttamente, è un traghettatore.

Gattinoni al contrario si fa anticipare da una band, porta sul palco la moglie Paola, parla di fronte a tantissime bandiere distribuite seduta stante ai presenti, usa i colori. Si vede che ha pescato a piene mani – perfino lo slogan – dalla prima campagna elettorale di Gori a Bergamo (era il 2014). Parla di vivacità, di valori, di visione.

Ricorda la medaglia d’argento della Resistenza di Lecco. Parte all’attacco della piazza vicina e fa un discorso contro: “Noi non siamo come loro”. È’ concentrato sulla città, mentre le alleanze e il contesto istituzionale rimangono lontani all’orizzonte.

Ecco quindi i candidati: Fumagalli il giovane supportato dai fedelissimi, Valsecchi che punta alle competenze sognando le metropoli europee, Gattinoni stile liberal dal programma articolatissimo a coprire, nelle speranza, due mandati e Ciresa lo stile tranquillo e un po’ ecumenico di colui che dal passato trae la sicurezza necessaria per impostare il futuro.

N. A.

SILVIO FUMAGALLI – CINQUE STELLE


CORRADO VALSECCHI – APPELLO PER LECCO


PEPPINO CIRESA – CENTRO DESTRA


MAURO GATTINONI – CENTRO SINISTRA


ALTRE IMMAGINI DELLA SERATA CONCLUSIVA PRE ELEZIONI:

FOTO/CAMPAGNA ELETTORALE, GLI ULTIMISSIMI FUOCHI: I ‘PARTY’ FINALI DEI 4 CANDIDATI