LECCO – Questa sera alle 21 nel rione di Chiuso un’iniziativa che potrebbe sembrare quasi ordinaria ma che invece racchiude il senso più profondo di quella capacità che il nostro territorio ha di fare rete, collaborare e diventare per davvero una cosa sola, abbattendo le barriere della non conoscenza e del pregiudizio.
La “Cena della fraternità universale” offerta di concerto dall’Associazione Casa sul Pozzo e dal Centro Culturale Assalam (due realtà presenti e operanti a Chiuso), segna un nuovo importante traguardo in questo senso e dimostra che, nella realtà, la fraternità universale sottoscritta e promossa da papa Francesco e Ahmad Al-Tayyeb è davvero possibile.
Questa cena rappresenta il punto di partenza di una collaborazione fatta di conoscenza, dialogo e condivisione, che coinvolga anche i cittadini e gli abitanti del rione anche a partire da quel prezioso “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” e dalle riflessioni che ne sono scaturite.
Una cena all’aperto, servita all’incrocio tra via Molini e via don Morazzone, dopo via Del sarto: un momento conviviale che vuole unire e aggregare, una testimonianza di ospitalità e di scambio tra culture e fedi, confermato dal menù offerto, fatto delle specialità delle due culture, polenta, spezzatino e cous cous.