PIAZZA DIAZ/FRATELLI D’ITALIA: “SPIRALE INCONTROLLATA
DI VIOLENZA A LECCO“

LECCO – “Rimaniamo sconcertati nell’apprendere quanto accaduto ieri sera a Lecco, dove, pur in presenza di telecamere e testimoni, si è consumata l’ennesima violenza inqualificabile”. Lo scrive Roberto Paolo Messina, responsabile FDI-AN di Lecco.

“Vicinissimi al centro della città e a due passi dal municipio e dalla stazione ferroviaria – prosegue la nota -, un ghanese, presumibilmente per futili motivi, è stato pestato a sangue. Questo è, purtroppo, l’ennesimo episodio di violenza che si ripete a distanza di poco tempo nella nostra città. Non volendo assolutamente polemizzare sull’origine straniera delle persone coinvolte, anche se ci rendiamo conto che episodi come questi rischiano di minare fortemente il già difficile processo di integrazione, rimaniamo profondamente scossi. Vogliamo sperare che le numerose telecamere attive in quella zona non servano solo a multare gli automobilisti che oltrepassano il varco della ZTL, ma anche per individuare tutti questi delinquenti. Invitiamo i cittadini lecchesi a collaborare senza indugio con gli investigatori perché fatti di questo tipo non possono essere coperti da omertà, paure e silenzi. Più volte il nostro rappresentante in Consiglio Comunale, Giacomo Zamperini (FDI-AN), ha segnalato il pericolo per la mancanza di sicurezza e ha chiesto al sindaco e alla giunta di prendere posizione contro il degrado e la violenza. Evidentemente non sono bastate le nostre segnalazioni, ed ora ci troviamo più smarriti ed insicuri di prima, speranzosi che simili episodi non si debbano più ripetere in futuro. Auspichiamo che le forze dell’ordine individuino al più presto i responsabili e che la magistratura li punisca in modo esemplare”.

“Nelle prossime settimane – conclude il comunicato di FDI AN – , il nostro movimento scenderà in piazza per chiedere, attraverso la prosecuzione di una raccolta firme che conta già diverse centinaia di aderenti, maggiore sicurezza per i cittadini e lotta dura al degrado ed alla violenza”.