PGT DI LECCO/PAOLO TREZZI
“CONTRO” PADRE ANGELO CUPINI

Spettabile redazione,
l’Osservazione al PGT della Città di Lecco registrata al Protocollo comunale con il numero 189 in data 14 aprile 2014 si perderebbe nel mare delle oltre 290 Osservazioni se non si avesse cura di leggerla. E’ l’Osservazione firmata da Padre Angelo Cupini in nome e per conto della Comunità di via Gaggio Onlus. E’ una piccola Osservazione, in merito ad un pezzetto di terra, nessuna nuova Torre piantata nel cuore della Città, nessuna area di fabbrica segata nell’anima della Città.

Una piccola Osservazione che ha però, per me, una chiave più grande, un valore non indifferente.

Non è un’Osservazione di carattere generale, che promuove o denuncia un modello di città. Non è una proposta per la città, una metropolitana leggera, un centro cottura per gli studenti, una difesa dell’ambiente, una valorizzazione del Patrimonio storico, una critica sui numeri con cui si son basati i tecnici comunali per i calcoli di sviluppo di questo PGT e nemmeno una denuncia di consumo di suolo inutile. No. E’ una mera Osservazione per interesse personale, come un privato qualsiasi. Come quei privati che rivendicano una strada davanti, su su, fino alla propria cascina, un’asfaltatura giusto giusto per il proprio uscio, un parcheggio sotto casa, la loro.

In questa Osservazione si legge qualcosa di inaspettato:“la possibilità di applicare una deroga alle norme di PGT/una convenzione da stipularsi con la Municipalità…”. Nella stessa Osservazione si legge anche che nell’Area esiste:“un vincolo paesaggistico, riconducibile alla presenza in loco di un torrente/sorgente (Culigo)”.

Quello che fa specie non è solo la richiesta di una Deroga/convenzione con la Municipalità fatta dagli stessi che sbandierano legalità e rapporti trasparenti senza privilegi; ma è anche quello di far presente al Comune, come riportato già a pag.1 nelle premesse, che l’Associazione coopera con il Comune di Lecco, per alcuni progetti condivisi “Crossing, Diapason, Blu-bike e Ciclofficina”, come, si potrebbe maliziosamente pensare, una specie di: “dai, me lo devi”. Non ricordando, o facendo finta di non sapere che per quei Progetti condivisi il Comune, insieme ad altre realtà pubbliche, ha pagato e continua a pagare fior di soldi alla stessa Comunità. Per il solo Blubike, decine e decine e decine di migliaia di euro all’anno, per altro per un servizio che in media hanno usato 5 persone al giorno nel 2012 e ancor meno, 3, lo scorso anno.

La trasparenza qui è solo simulata. Un’Osservazione dentro un mare di altre, ben più voluminose, dirompenti, quindi facilmente perdibile e affogata in quel mare. Qui la trasparenza è secondaria al rapporto palesemente privilegiato che si ha con i vertici dell’Amministrazione ed è, mi si passi il gioco di parole, trasparente il privilegio.

L’Obiettivo dell’Osservazione è la costruzione di un manufatto nell’area giardino “a sostegno e sviluppo delle iniziative proposte dall’associazione nell’interesse della collettività”. Senza pensare minimamente che quell’attività, quelle proposte, non essendoci lì le norme per farlo, potrebbero sempre essere intraprese da altre Associazioni… Sempre che non ci si ritenga indispensabili o si voglia il monopolio.

L’Osservazione sta chiedendo una Deroga… che seppure fa parte delle legittime richieste di un cittadino, resta pur sempre la richiesta di un privilegio.. non collettivo, ma personale. E nelle sue condizioni è un privilegio che ha molta possibilità di passare.

A voi lecchesi non serve, per le vostre finalità, costruire un garage nel giardino di casa? Volete aprire un piccolo pertugio nel vostro muro per far entrare il sole, la luce, la vita? Volete alzare il sottotetto della vostra casa dove c’è un vincolo paesaggistico? Volete costruire un Centro Commerciale, decine di appartamenti al posto di una fabbrica? Chiedete una Deroga. Siate convincenti. Dite che vi serve.

Quello che dovrebbe stonare maggiormente, che dovrebbe maggiormente imbarazzare, e quindi frenare, perché normalmente dovrebbe essere così, è che si presenta un’Osservazione contenente una richiesta appunto di deroga – deroga!! – per finalità ed interessi di parte – indirettamente anche la valorizzazione economica dell’Associazione e dell’immobile – malgrado si conosca più di altri il Sindaco, diversi consiglieri comunali, si fa attività finanziate ormai ordinariamente dal Comune.

Ecco, al posto di sentirsi in imbarazzo e ed evitare, almeno per pudore, la richiesta di intercessioni, deroghe – deroghe!!! – vengono invece presentati questi legami come fossero punti di forza. E poi son gli stessi che parlano di legalità, della necessità di rapporti senza privilegi.

Spiazza questa modalità, questa richiesta perché inoltre non capisci più se l’Associazione fa il tifo per il Comune e per il Sindaco – anche e non solo per le vicende giudiziarie che l’han visto coinvolto – perché disinteressatamente ci crede o, invece, perché gli conviene.

Derogo a voi la risposta.

Paolo Trezzi