PER L’OCULISTICA DEL MANZONI
UN BIOMETRO ALL’AVANGUARDIA

LECCO – È già in funzione nel reparto di Oculistica dell’ospedale “Manzoni” di Lecco il biometro ottico di ultima generazione donato dall’ANCoS, l’Associazione Nazionale Comunità Sociali e sportive di Confartigianato, all’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Lecco.

“Per noi è importante e significativo – dichiara Paolo Favini, direttore Generale dell’Asst lecchese – avere al nostro fianco un’associazione come l’ANCoS. Ci teniamo a ringraziare tutti gli associati per questa preziosa donazione rivolta, oltre che ai nostri specialisti, a tutti i pazienti che ogni giorno fanno riferimento alla nostra azienda per ricevere cure in ambito oculistico perché, è bene dirlo, una diagnostica moderna e tecnologicamente avanzata è sempre a beneficio di una terapia accurata e appropriata”.

Come è impiegata la nuova dotazione dell’Oculistica? “Il biometro ottico – chiarisce Claudio Pelizzari, direttore dell’Oculistica di via dell’Eremo – viene utilizzato per eseguire esami biometrici prima di un intervento di cataratta consentendoci di misurare, in tempo reale, la lunghezza del bulbo oculare, la curvatura della cornea e la profondità della camera anteriore dell’occhio del nostro paziente prima di procedere con l’operazione”.

“La precisione dello strumento – continua Pelizzari – ci permette di ottenere dati estremamente accurati ed affidabili: rappresenta uno strumento fondamentale per la pianificazione dei nostri interventi di cataratta perché, dopo aver effettuato tutte le misurazioni delle varie componenti oculari, elabora una serie di formule matematiche attraverso le quali otteniamo il valore appropriato della lente intraoculare che dobbiamo impiantare per ottenere il risultato refrattivo desiderato dopo, ovviamente, l’asportazione del nucleo catarattoso”.

L’esecuzione di questo particolare esame avviene in pochissimi minuti, senza anestesia o dilatazione delle pupille, ed è utilizzato anche nelle casistiche di più difficile gestione come nel caso dei pazienti affetti da difetti refrattivi forti o da quelli che sono già stati sottoposti ad operazioni di chirurgia refrattiva laser.

“Il nuovo biometro ottico – prosegue il Primario – consentirà al nostro team di Oculistica di migliorare ulteriormente la chirurgia potenziandone dell’intera attività. È già in atto, tra l’altro, una riorganizzazione della gestione delle sale operatorie di Oculistica che si pone come obiettivo quello di incrementare l’offerta delle nostre prestazioni chirurgiche, soprattutto quelle che riguardano gli interventi chirurgici mininvasivi all’occhio”.