LECCO – Pugno di ferro da parte dell’amministrazione ospedaliera per le auto in sosta vietata nei parcheggi dell’ospedale “Manzoni” di Lecco, peccato che a farne le spese siano i dipendenti del turno pomeridiano per i quali è nota la difficoltà a trovare posti auto in quelle ore mentre non ha mai convinto la proposta del parcheggio di via Martiri di Nassiriya.
Buongiorno,
sono un dipendete dell’ospedale di Lecco. Ieri alla fine del turno pomeridiano, verso le 22.20, vado verso il parcheggio riservato ai dipendenti e non trovo più la mia macchina. Mi reco alla hall per chiedere informazioni e scopro con stupore che è stata portata via dal carro attrezzi su segnalazione dell’amministrazione ospedaliera. Non soltanto la mia ma anche di altri miei colleghi.
Vero è che le auto erano fuori dalle righe, ma non ostacolavano l’uscita di altre macchine né erano davanti a porte tagliafuoco, è cosa ben nota che per chi deve fare il turno pomeridiano è pressoché impossibile trovare parcheggio, e non potendo utilizzare i mezzi pubblici per il disservizio all’orario di uscita del turno, non viene comunque garantito un posto auto. Il parcheggio a Martiri di Nassiriya non risolve il problema in quanto obbliga a recarvisi a piedi in orari bui e poco frequentati, mettendo a rischio l’incolumità di chi deve andare a lavorare soprattutto per il personale donna.
Fatto sta che ieri, a quasi ormai le 23.00, siamo dovuti andare a piedi fino a casa. Al freddo ed esponendoci ad inutili rischi tenendo conto che non tutte le persone hanno la fortuna di abitare a Lecco e possono tornare a casa camminando.
Ora quello che vorrei capire è cosa si aspetta di ottenere l’azienda ospedaliera da questo, perché non risolve il problema in questo e non lo affronta nemmeno: la gente è costretta a parcheggiare fuori dalle righe in quanto non ci sono altri parcheggi e non è possibile prendere mezzi pubblici per chi lavora su turni. Martiri di Nassiriya potrebbe essere una soluzione per chi lavora su giornata. Il costo di un carro attrezzi si aggira tra i 120 e 180 euro che dovremmo pagare per riavere il nostro mezzo per poter andare al lavoro ed è una spesa che comunque influisce sul bilancio familiare (e i salari dell’ospedale di Lecco sono tra i più bassi lombardi).
Crea un clima di tensione con il quale ci rimettono i pazienti, perché di sicuro la prossima volta le priorità verranno riviste e la volontà di venire incontro alle esigenze della struttura saranno necessariamente meno spontanee perché mentre noi ci prendiamo cura o salviamo la vita dei genitori, figli o nonni di qualcuno l’ospedale si occupa senza avvisarci di portarci via la macchina col carro attrezzi.
Grazie dell’attenzione
Lettera firmata
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