‘NDRANGHETA, INTERDITTIVA
SU UNA SOCIETÀ DI CALOLZIO
VICINA AI COCO-TROVATO

CALOLZIOCORTE – Cambiano gli uomini non muta l’attenzione dello Stato sulla criminalità organizzata. Il prefetto Castrese de Rosa, succeduto a ottobre al collega Michele Formiglio, ha emesso una interdittiva antimafia ad una società di Calolziocorte operante nel settore edile e immobiliare.

“La ricognizione informativa svolta – spiegano dalla Prefettura – ha consentito di ricostruire la stretta vicinanza della società alla cosca lecchese di matrice ‘ndranghetista dei Coco-Trovato, collegata alle famiglie De Stefano e Tegano di Reggio Calabria e Arena–Colacchio di Isola di Capo Rizzuto, quale elemento indiziario di permeabilità dell’impresa alla criminalità organizzata”.

L’informazione interdittiva costituisce uno dei principali strumenti di prevenzione amministrativa nel contrasto alla criminalità organizzata. “Si tratta di un provvedimento adottato dopo approfondita istruttoria svolta dal gruppo interforze antimafia (del quale fanno parte Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia), con la comune volontà di salvaguardare l’economia legale dall’azione di soggetti in rapporto di continuità con la criminalità organizzata di tipo ‘ndranghetista”.

Con il provvedimento adottato ieri, salgono a 12 le interdittive antimafia emesse dalla Prefettura di Lecco negli ultimi due anni. “È il segnale di un importante lavoro che intendo portare avanti con determinazione – commenta il prefetto De Rosa – per disgregare il tessuto connettivo di cui si nutrono le organizzazioni criminali a salvaguardia dell’ordine pubblico economico, della libera concorrenza tra le imprese e del buon andamento dell’amministrazione pubblica”.