LECCO – Al via l‘esame di maturità alle superiori, senza l’obbligo di indossare la mascherina – solamente “raccomandata”. Grande attesa per le tracce dello scritto di italiano che inaugura la sessione per oltre duemila studenti lecchesi (mezzo milione circa in tutta Italia).
Alle 8:35 le primissime indiscrezioni parlano di Verga (100 anni dalla scomparsa dell’autore) e Giovanni Pascoli. Quest’ultimo viene poi confermato: l’analisi del testo è sulla poesia La Via Ferrata, tratta dalla raccolta Myricae.
mente pascono, bruna si difila
la via ferrata che lontano brilla;e nel cielo di perla dritti, uguali,
con loro trama delle aeree fila
digradano in fuggente ordine i pali.Qual di gemiti e d’ululi rombando
cresce e dilegua femminil lamento?
I fili di metallo a quando a quando
squillano, immensa arpa sonora, al vento.
Per la prosa invece, analisi di un brano di Giovanni Verga tratto dalla novella “Nedda”.
Testo argomentativo: tracce su “La sola colpa di essere nati” di Gherardo Colombo e Liliana Segre (di grandissima attualità) e su un brano dedicato alla musica dell’accademico inglese Oliver Sacks.
Ancora, brani di Luigi Ferrajoli “Perché una costituzione della Terra?”, di Vera Gheno e Bruno Mastroianni (“Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello”) e un discorso pronunciato alla Camera dal premio Nobel per la Fisica, l’italiano Giorgio Parisi.
E adesso, sei ore a disposizione degli studenti per completare lo scritto di italiano, articolato sulle sette tracce che abbiamo elencato sopra. Domani la seconda prova “di indirizzo”, a seguire nei giorni successivi gli orali.
RedScuo