L’URLO: QUELLA SOLITUDINE
DI FORZA ITALIA LECCO
IN UN CENTRODESTRA PERDENTE

Solo lo scriverlo oggi fa sorridere: Forza Italia tira le fila dell’alleanza del Centrodestra, organizza l’incontro “decisivo” presso la propria sede lecchese. A fare gli onori di casa Michela Vittoria Brambilla, il suo avvocato, Claudio Rea, neo ingresso nel partito di Belusconi (i maligni dicono solo per fare un piacere alla sua cliente, viste le sue difficoltà) e un paio di figure di secondo piano.

Forza Italia tira le fila e il tavolo subito è zoppo, non poteva essere altrimenti, manca NCD, manca il segretario provinciale della Lega. Eh sì, ve li vedete Mauro Piazza e Daniele Nava andare a casa della Brambilla dopo tutto quello che è successo negli anni passati nel PDL con tutto quello che si sono detti anche per carta bollata? La politica odierna non ha pudore nè onore, oggi dice e fa una cosa e domani l’opposto, Berlusconi e Renzi insegnano, ma probabilmente c’è un limite a tutto, e così i rappresentanti dell’NCD dopo essere stati a più incontri in sede della Lega Nord si sono fatti negare con una bella scusa.

Lo stesso segretario provinciale della Lega, Flavio Nogara, ha disertato temendo il grave imbarazzo che avrebbe scontato al ritorno dal tavolo dei forzisti non amati dalla base del suo partito. FDI, a Lecco partecipa sempre e a tutto, così debole da essere preoccupata di non riuscire a rieleggere il buon Zamperini in consiglio comunale, peraltro non eletto direttamente nemmeno la volta scorsa nelle file del PDL, ma subentrato a seguito delle dimissioni di altri consiglieri.

Tutti appaiono terrorizzati, intimoriti dal fantasma di un abbraccio “mortale” visto che con il simbolo di FI a Lecco sono più i voti reputati come perduti di quelli che si potrebbero guadagnare.

L’NCD di fronte a tanta pochezza è tentato dalla corsa solitaria, suffragato dalla solitaria vittoria di Merate, dando per scontata una sonora sconfitta lecchese del centrodestra, ci pensa seriamente, magari come civica. Anche Lega e Fratelli d’Italia trarrebbero vantaggio da una lista comune o comunque dal presentarsi insieme, vista la comunanza di idee e azione. Forza Italia è sola, senza più persone, perse una ad una in anni di degrado locale e nazionale e alla ricerca di candidati, sta raccogliendo una fila imbarazzante di “no grazie“.

Vita dura, quindi, per il centro destra, un’elezione di transizione, utile più a ricostruire i rispettivi movimenti che a cercare una vittoria che pare un miraggio. 

Victoria Victrix