L’OPINIONE. PAOLO TREZZI, A LECCO “(IM)MOBILITÀ (IN)SOSTENIBILE”

Cara Lecconews,
la Settimana della mobilità sostenibile che il Comune organizza in questi giorni è un ossimoro.
A Lecco non c’è mobilità e tantomeno sostenibile. C’è casomai l’immobilità insostenibile.
È il Gioco dell’Oca. Il Comune dà i dadi e segna le caselle.
Lecco è diventata un Giro dell’Oca su un tabellone grande come tutta la Città.

Con troppe caselle penalità.
– Tiri il dado alla mattina e finisci quasi certamente su quella di uno scavo per il teleriscaldamento: nessun avviso, nessun moviere, cammini o guidi oplà, dietro l’angolo, che sia via Belfiore, Corso Martiri, via Amendola o cento altre è una fila di transenne per giorni, settimane, che ti ferma e che si ferma, che ricomincia e non è nemmeno per migliorare la mobilità ma far fare affari a chi vende gas.

– La superi con fatica ogni mattina e ogni sera e con il lancio del dado successivo ecco che la casella dove devi fermarti è ora un senso vietato, che il giorno prima non c’era, perché in Comune son più sul cambio di percorso che di passo.

Vai avanti ma è un tornare indietro, giri e rigiri, un giro dell’oca per trovarti ancora lì dove eri già passato.
– Poi il nuovo lancio di dadi ti dice stai fermo un giro o anche due, è la casella del semaforo rosso sul Ponte vecchio che è subito prima di quella delle aperture a singhiozzo. Avanti, fermo, avanti, fermo.

– C’è anche la casella bonus.
È quella con le strisce blu, possono starci più giocatori ma lo spazio è solo per uno, prima in effetti c’era una casella solo per i residenti, era a strisce gialle, ma è stata eliminata dal Comune.

– Ci sono poi le caselle malus.
Quelle dei parcheggi chiusi, eliminati insieme a quelle dei ticket aumentati, quelle delle rotonde dimenticate insieme a quelle dei pedoni senza strisce.

– Ci sono, va detto, anche le caselle sostenibili, son quelle con sopra i disegni dei monopattini e delle bike sharing ma sono caselle chiuse, puoi solo fermati e tornare indietro. Caselle vuote.
Sarà per la prossima volta

– La casella dei bus è quella più bella, ma al posto di raddoppiarla, estenderla per metterci più bus, più lanci di dado, più corse, più incentivi, in Comune fan solo finta di farlo, cambiano solo i colori e la corrente, una casella a vuoto.

Non esiste a Lecco la mobilità sostenibile malgrado – o perché – da anni Comune e politica fanno dichiarazioni, comunicati, pittate di verde, convegni e settimane.

Paolo Trezzi
Lecco