L’OPINIONE: LINEELECCO, “LA PAROLA DEL SINDACO CONTRO LA SUA”

Cara Lecconews,
La parola del sindaco contro la sua.

Sulla vicenda LineeLecco possiamo sinterizzare le due posizioni emerse usando i virgolettati di due comunicazioni:

1) QUELLA che i risultati economici sono positivamente significativi anche perché post Covid il trasporto pubblico in generale ha pesanti difficoltà ovunque:
“Il Bilancio 2023 presenta un risultato societario in utile (…) dato già di per sé significativo stante le pesanti condizioni che l’intero comparto del TPL pubblico soffre negli ultimi anni post pandemici”

2) QUELLA che i risultati economici fanno schifo anche perché il post Covid è ormai post e il trasporto pubblico in generale non è vero che ha pesanti difficoltà ovunque:
“manifestiamo insoddisfazione circa la situazione gestionale, da cui conseguono i precari risultati finanziari ed economici”

Le due posizioni emerse su LineeLecco continuano.

1) QUELLA dove questi risultati positivi sono merito della gestione aziendale che ha dovuto far a meno del ruolo e dei doveri di sostegno degli Enti peggiorando così i conti
“Non potendo beneficiare di adeguati e necessari sostegni da parte soggetti deputati ogni onere operativo e finanziario ricade direttamente sulle singole società e sulle le singole amministrazioni. Da qui le forti attenzioni da tenere sul piano finanziario e la necessità, condivisa e irrinunciabile, di rimodulare strutturalmente il servizio Tpl”

2) QUELLA dove i risultati fanno schifo per colpa della gestione aziendale che non è capace e non può attaccarsi agli altri Enti superiori:
“Manifesta insoddisfazione circa la situazione gestionale esposta, da cui conseguono i precari risultati finanziari ed economici”

Le due posizioni emerse su LineeLecco continuano ancora.

1) QUELLA dove la Palazzina abusiva della Piccola è un errore esclusivo del Comune:
“Circa la questione della palazzina nell’area parcheggio della Piccola, il Comune, da parte sua ha già ammesso il proprio difetto procedurale. E la collaborazione tra Comune e Società si concretizzerà nel più idoneo percorso tecnico-giuridico volto a minimizzare i complessivi effetti di tale errore”.

2) QUELLA dove il ricorso al TAR da parte di LineeLecco per evitare la demolizione della Palazzina e, non avendo torto, non pagarne le conseguenze è un danno al Comune:
“Ribadendo la completa dissociazione da parte del Comune, si invita il Cda a rivalutare gli immediati effetti materiali della scelta di aprire un contenzioso amministrativo con il proprietario”.

Le due posizioni emerse su LineeLecco continuano e continuano ancora.

1) QUELLA dove il Presidente, la Direzione e il Cda sono stati in questi anni più che all’altezza anche vista la gravosa situazione nel periodo pandemico:
“La Presidenza di Mauro Frigerio da oltre otto anni guida la società ha retto con fermezza il timone soprattutto negli anni del Covid, periodo che ha strutturalmente provato i rami caratteristici dell’Azienda. Il Presidente ha già annunciato che il proprio mandato può ritenersi concluso Pertanto si avvierà un ordinato passaggio di consegne…”.

2) QUELLA dove il Presidente, al Direzione e il Cda devono levare i tacchi perché han fatto danni e non centra il periodo pandemico:
“Sta mancando da troppo tempo quel necessario processo innovativo per attrarre passeggeri e rendere funzionale il servizio”. “l’insoddisfazione circa la situazione gestionale”; “Per il ramo TPL non è avvenuta l’auspicata revisione operativa e gestionale”. “Il Cda provveda quanto prima a dare precisi orientamenti alla Direzione aziendale, modificandone l’assetto”.

Le due posizioni emerse su LineeLecco, qui sopra riassunte in più punti, nemmeno tutti, e riportate coi virgolettati, potrebbero essere pienamente legittime e figlie di un dibattito civico e politico se non fossero però – essendo con evidenza inconciliabili – entrambe scritte, espresse in documenti pubblici e assembleari dalla stessa persona, il Sindaco Gattinoni.

Per questo spiace leggere queste autopsie del decoro in un comunicato e una relazione tutta di storia di calcoli e mai di numeri, figuriamoci di ideali.

Paolo Trezzi
Lecco

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