LIBERATO BABY GANG:
NON CI SONO LE PROVE
DELLA RAPINA MILANESE

MILANO – Scarcerato il rapper lecchese Baby Gang; Zaccaria Mouhib, così all’anagrafe, era stato fermato il 20 gennaio col sospetto di aver partecipato a un furto nell’hinterland milanese, con un complice armato, ma per il tribunale del Riesame non basta che le vittime lo abbiano identificato.

Non si può escludere infatti che il volto di Baby Gang possa essere stato scambiato con quello di qualcun altro e il riconoscimento fotografico da parte delle vittime non è sufficiente per tenere il giovane in cella. Un riconoscimento inoltre, che potrebbe essere stato “viziato” dalla celebrità del ventenne, forte di 617mila follower su Instagram e, proprio nelle settimane di luglio in cui sarebbe avvenuta la rapina, con il suo volto affisso su diversi manifesti pubblicitari in varie zone della città.

Ad accrescere i dubbi sul coinvolgimento dell’artista – “daspato” da Lecco, sua città natale, pochi mesi fa – nel fatto criminoso anche le celle telefoniche che indicano Baby Gang presente sì a Vignate ma ben 7 ore prima del fatto, mentre poi sarebbe stato in viaggio verso Riccione. Infine, ha sostenuto la difesa, il rapper gode ora di un contratto discografico motivo per cui non avrebbe motivi di ricorrere a rapine.

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