In merito al mancato inserimento dell’opera all’interno della “Proposta di decreto interministeriale di individuazione delle opere infrastrutturali per le olimpiadi Milano-Cortina 2026 – Di concerto con gli Assessori Caparini, Serori, Terzi vogliamo sottolineare alcuni fatti:
L’elettrificazione della Como Lecco era certamente prevista nello “schema di contratto di programma 2017-2021 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e RFI Rete Ferroviaria Italiana”, documento aggiornato dall’8° Commissione Permanente del Senato (LLPP) documento che poi è stato tradotto in Parere Parlamentare.
L’iter per lo stanziamento dei fondi, previsto dalla Legge di Bilancio 2020, doveva avvenire di concerto fra Ministero e Regione, attraverso appunto i fondi stanziati dal Governo per le Olimpiadi invernali 2026. È chiaro che nel percorso fra Roma e Milano questo iter perde di vista l’elettrificazione della linea.
Sta di fatto che nel documento che esprime il parere favorevole di Regione Lombardia alla proposta del Decreto Interministeriale di individuazione delle opere per le olimpiadi, deliberato il 13 ottobre scorso dalla Giunta Regionale Lombarda l’intervento non c’è.
Va rimarcato che nel dispositivo della Delibera Regionale si cita il parere favorevole (pag2) del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) che, dopo aver esaminato l’elenco delle opere, le approva.
Approvazione richiamata nelle premesse della delibera dove si indica l’espressione del CAL come esaustiva dell’espressione di tutti gli enti territoriali. Questo organismo, il Consiglio delle Autonomie locali, o meglio i componenti di questo organismo sono stati nominati il 20 Luglio 2020 dall’ufficio di Presidenza di Regione Lombardia e vede la presenza di tutti I presidenti delle Provincie Lombarde, una rappresentanza dei Sindaci, e di altre figure territoriali significative.
Per questo, ora, chiediamo una riflessione a tutti i rappresentanti territoriali, che hanno ritenuto l’elettrificazione della linea Ferroviaria Como-Lecco non meritevole di inserimento. Una linea importante all’interno del Sistema Intermodale Pedemontano, del suo possibile coinvolgimento, come gronda orizzontale ferroviaria, nella rete di trasporti che si va delineando con il sistema trans-frontaliero e per sostituire un trasporto su gomma, che di fatto, sta paralizzando un intero territorio, nella sua grande incapacità di garantire il raggiungimento dei servizi essenziali.
Vi chiediamo da una parte, di sollecitare una revisione da parte del Ministero del Decreto, anche perché 473 milioni sono versati dallo Stato, e dall’altra di voler chiedere a Regione Lombardia di modificare quello che di fatto, e lo dice chiaramente il testo della deliberazione, è una espressione favorevole alla “proposta di Decreto Ministeriale”.
Da trenta anni si discute sul futuro di questa linea, ora è arrivato il momento di utilizzare appieno una risorsa territoriale irrinunciabile.
Coordinamento Territoriale Legambiente
I Presidenti dei Circoli:
Cantù, Como, Erba, Lario Orientale, Lecco, Primalpe