LECCO: UCCISE LA MOGLIE
MA NON ERA CAPACE
DI INTENDERE E VOLERE

COMO – Umberto Antonello, l’85enne che nella notte del 6 febbraio scorso uccise la moglie Antonietta Vacchelli, non era capace di intendere e volere al momento dell’omicidio.

È l’esito della perizia di parte, effettuata dallo psichiatra Giuseppe Giunta, e oggi inserita nel processo aperto in Corte d’Assise di Como.

La presidente della Corte, il giudice Valeria Costi, ha definito l’iter del processo, i testi dell’accusa che saranno sentiti, quelli della difesa tra cui lo psichiatra Giuseppe Giunta, che ha eseguito la perizia prodotta dal difensore dell’86enne, l’avvocato Richard Martini. Non si sono costituiti parti civili il figlio Stefano e la nipote Martina.

L’omicidio di Antonietta Vacchelli il 6 febbraio scorso aveva sconvolto la comunità di Germanedo, ora Umberto Antonello deve rispondere di omicidio volontario pluriaggravato dal legame di parentela e dalla minorata difesa. Al termine dell’udienza di stamani – durata dieci minuti – Umberto Antonello, che attualmente si trova a Casa Abramo, è stato autorizzato dalla presidente della Corte Valeria Costi, come da richiesta del responsabile della comunità, a uscire dalla comunità per una serie di visite mediche e assistere al film Io Capitano che sarà proposto nella festa del rione Germanedo.

RedGiu

 

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