LECCO – Tanti sono stati i cambiamenti che hanno caratterizzato questi mesi di emergenza Covid-19, ma una delle costanti è stato il continuo lavoro delle forze dell’ordine, impegnate in prima linea nel controllo del rispetto dei Dpcm emessi dal Governo.
Con l’inizio della ‘Fase Due’, abbiamo intervistato Monica Porta, comandante della Polizia municipale di Lecco.
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Cosa si aspetta da questa nuova fase dell’emergenza?
“In questo momento il nostro primo obiettivo è quello di verificare il rispetto delle norme di sicurezza. È essenziale accertarsi che tutti indossino le mascherine, che siano utilizzati i guanti, che si evitino gli assembramenti e che i lavoratori operino secondo le normative vigenti”.
Quale sembra essere la risposta della cittadinanza, più libera di uscire rispetto alle scorse settimane?
“In questi primi giorni dalla messa in atto del nuovo decreto, stiamo constatando una buona risposta da parte della cittadinanza. Il controllo sugli spostamenti è certamente positivo: la grande maggioranza di chi si muove per le strade è giustificata da esigenze lavorative, mentre, come ci aspettavamo, sale la percentuale di chi svolge attività motoria consentita”.
Come è cambiato il vostro modo di operare dallo scoppio della pandemia?
“Come tanti altri hanno fatto, anche noi ci siamo dovuti adattare all’emergenza, modificando il nostro modus operandi. Abbiamo intensificato la nostra attività cercando di garantire un controllo costante in tutto il territorio. Il lavoro è cambiato notevolmente: per fare un unico esempio, prima dello scoppio della pandemia il nostro principale compito sulle strade era quello di verificare l’idoneità dei documenti di guida, mentre da un paio di mesi a questa parte la nostra domanda principale è “dove sta andando?”. In questo momento è essenziale continuare a lavorare con la stessa intensità di queste settimane; il riscontro positivo che stiamo ricevendo da parte della cittadinanza è un incentivo per proseguire in quest’ottica”.
E per quanto riguarda i giovani?
“Il comportamento dei giovani fino ad ora è stato ottimo. Penso che un grande contributo sia stato dato dalle attività scolastiche; la curiosità verso queste nuove modalità di insegnamento ha spinto i ragazzi a stare a casa e a rispettare la legge”.
Cosa si sente di dire ai lecchesi?
“Quello che vorrei dire è che dobbiamo continuare su questa strada. Sono stati mesi durissimi, sia per chi ha dovuto restare nelle proprie abitazioni sia per chi si è impegnato in prima linea a fronteggiare l’emergenza. Stiamo cercando di uscire da una situazione molto difficile e dobbiamo lavorare tutti come un unico gruppo, una squadra. Ognuno deve agire non solo per il bene di se stesso, ma per tutta la collettività, perché solo con il contributo di tutti potremo tornare al più presto alla normalità”.
G. G.