LECCHESE RAGGIRA SICILIANO:
INCASSA 32000 EURO VENDENDO
UN CAMPER… NON SUO

MALGRATE – Un pensionato lecchese ha raggirato un siciliano vendendogli un camper che non era suo e incassando una cospicua somma non dovuta.

La vicenda risale al novembre del 2016, quando B. M., ex assicuratore, pubblica su un sito specializzato la messa in vendita di un camper del valore di 32.000 euro. Un 60enne di Siracusa vede l’annuncio, contatta chi l’ha postato e stacca un assegno da 32mila €, inviandone la fotocopia via Whatsapp.

Il “venditore”, residente a Malgrate, si precipita in Posta a Oggiono, mostra l’assegno (stampato quasi fosse l’originale) che viene ritenuto valido dalle dipendenti delle Poste e passa all’incasso con versamento sul suo conto corrente. Successivamente preleverà con Poste Pay 29mila euro.

Il tutto avviene tra un giovedì e un sabato; il lunedì, quando l’ignaro acquirente di Siracusa contatta il lecchese per ritirare il camper, scopre che il camper non esiste (o meglio: non è di proprietà di chi lo ha “venduto”) e presenta una denuncia.

Le indagini dei Carabinieri, ricostruite oggi in aula davanti al giudice Paolo Salvatore – l’accusa era condotta dal Pm Caterina Scarselli, l’imputato accusato di truffa era assistito dall’avvocato Nadia Invernizzi -, hanno portato a scoprire che il camper non era di proprietà del lecchese e che le dipendenti (ne sono state sentite tre in aula) dell’ufficio postale di Oggiono avrebbero agito in modo “superficiale”, tenendo buona la fotocopia dell’assegno.

Risultato: le Poste hanno già risarcito dei 32mila euro la parte lesa, mentre il lecchese dovrà rispondere del reato di truffa.

A.Pa.