LE VACANZE ELETTRICHE
DI CARTA VETRATA.
4°, LA CACCA DI PELLICO

Il marito inizia ad essere insofferente, la ricerca delle colonnine elettriche lo appassiona come i post degli scontrini su facebook.

Siamo a Saluzzo e in una casa dove dicono ci è vissuto i primi quattro anni di vita, l’amministrazione comunale ci ha impacchettato sopra murales, pareti di copertine di libri in tutte le edizioni della stessa Opera, una stanza con letto, armadio, scrittoio, dipinti, pavimento, abiti, sedie e pure un paio d’occhialini tutto rigorosamente falso, a no gli occhialini erano originali, e l’ha venduta al turista come la casa museo del concittadino Silvio Pellico.

Di questo passo possono tremarci i polsi a pensare quando troveranno il vasino della prima cacca, ci apriranno certamente un’altra sezione del Museo.

È stato più il tempo che ha passato nel carcere della Fortezza Spielberg nell’attuale Repubblica Ceca che non oso immaginare che ambaradan ci abbiano impacchettato lì pur di venderci un biglietto. Ci faranno senz’altro pure un festival come a Lecco

“Spielberg la Città di Silvio Pellico”, “Spielberg le mie prigioni”

Chissà se ci si arriva con l’auto elettrica?

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