LA LETTERA/”IN STAZIONE SI FANNO
FIGLI E FIGLIASTRI: C’È CHI PUÒ PARCHEGGIARE E CHI NO”

Egregio direttore,
essendo alla stazione ferroviaria, oggi alle 17, ho potuto constatare di persona come funziona il divieto di sosta imposto dal comune di Lecco agli sfortunati utenti che hanno la disavventura di accedere ai binari, per accompagnare o ricevere amici o parenti con voluminosi bagagli o in non perfette condizioni di fisiche.
La cosa come è ben esemplificato dalla foto, funziona a corrente alternata: qualcuno viene mandato via, altri no. Avendo sostato davanti al comune per una decina di minuti ho visto “il vigile” avvivicinarsi di tanto in tanto agli automobilisti in sosta,
invitandoli ad allontanarsi.

Ma mica sempre!!

Stazione Lecco ore 17 del 27 05 14Nella foto, infatti, si vede il solerte “vigile” che se ne sta tranquillamente dietro la transenna, con le mani incrociate dietro la schiena. Forse era in pausaa o forse era solo stufo di ripetere la stessa tiritera agli automobilisti giunti in quel frangente fortunato  però, diceva la gente, non è giusto fare figli e figliastri.

Insomma in questo comune, visto che “la regola” è molto elastica, non vale
correre ma bisogna arrivare al momento giusto.
Però non giusto, perché anche se solo virtualmente siamo tutti figli dello stesso sindaco.
O almeno dovremmo.

(Lettera firmata)