INFERMIERI, FERIE NEGATE
E REPARTI SENZA TURNI.
“L’ENNESIMA UMILIAZIONE”

LECCO – “Tu presenta le ferie, poi si vedrà“. Insorgono i sindacati degli infermieri contro Regione Lombardia e le Aziende Sanitarie del territorio dalle quali non arriva alcuna risposta in merito alle ferie estive e, per quanto riguarda il ‘Manzoni’ di Lecco, ai turni di lavoro del mese di giugno che ancora non sono stati comunicati.

“Grazie agli infermieri e alle infermiere di tutta Italia per l’indispensabile contributo in questo periodo di emergenza sanitaria e nell’avanzamento del piano vaccinale” aveva scritto la Regione sui propri canali il 12 maggio scorso, Giornata internazionale degli infermieri. E prima ancora le candidature al Nobel per la pace e la retorica degli eroi.

Eppure dietro a questa facciata si celava l’ennesima umiliazione per la categoria. “Con l’estate alle porte – spiega Angelo Macchia, responsabile regionale del Nursing Up – l’aspetto che preoccupa non è solo quello di impedire ai lavoratori di godere delle ferie arretrate, nonché di riuscire a programmare quelle maturate nel corso del 2021, tenendo intere famiglie con un punto interrogativo davanti, ma anche quello di non procedere con le nuove assunzioni da parte della Regione Lombardia, per dare respiro agli operatori sanitari stremati da questi mesi. Continuiamo a chiedere che la Regione stanzi dei fondi in attesa che intervenga il governo, ma la replica è che non ci sono i soldi e così si assiste a un vero e proprio rimpallo di responsabilità“.

“Non ritengo accettabile che la pressione si scarichi sempre ed esclusivamente sugli infermieri e le prospettive, considerando la situazione attuale, sono poco rincuoranti. E ciò a discapito tanto degli operatori sanitari quanto della qualità dei servizi, poiché lavorare costantemente in emergenza non può (e non deve) diventare prassi“.

“E se da un lato gli infermieri lombardi non sono disposti a rinunciare o a vedere le proprie ferie ridotte e senza continuità, dall’altro la Regione non pare attivarsi in merito. Quando invece dovrebbe proceda in tempi stretti alle assunzioni per adeguare gli organici. Appalti esterni, cooperative di servizi e contratti a tempo non rappresentano la soluzione” conclude il sindacalista.