IL “DIARIO DELLE VACANZE”
DELLA SIGNORA GRIGNA/11

diario delle vacanzeLECCO – Siamo all’undicesima giornata del “diario delle vacanze” della sedicente Signora Grigna. La sciura in ferie in Liguria inizia a trarre il bilancio della sua esperienza in spiaggia.

Partendo dalle sedicenni di oggi…

GIORNO UNDICI
Siamo quasi agli sgoccioli della vacanza e possiamo tirare alcune somme. Abbiamo incrociato bagnini che avevano l’intelligenza di un davanzale e altri sulla scala evolutiva che si posizionavano dalle parti del cono ad un gusto, e pure sbagliato.Ma come le sedicenni di oggi nulla di peggio si poteva trovare in tutta la razza umana, e quindi in tutta la vacanza, da levante a ponente. Vengono i brividi a pensare che saranno la classe dirigente dell’imminente futuro. Poi pensi a Renzi e alla sua corte e a quella di prima, lungo l’asse Arcore e festini, ed un po’ ti rilassi. Ma é solo grazie al paragone.Se le prendi a sé stante le sedicenni da spiaggia, sembrano fatte con lo stampino, capelli lunghi, corpo esile (l’opposto a noi madri) e soprattutto quella voglia di esibizionismo che le fa urlare come scimpanzé non addestrate, pur di farsi notare.

Le sedicenni da spiaggia, sono insopportabili, perennemente attaccate al cellulare, digitano sul touch e contemporaneamente – contemporaneamente – parlano con qualcuno, come se non ci fosse un futuro, nemmeno un domani, rispondendo a versi. Non poetici. Versi e basta.

Le sedicenni di oggi, mentre tutto il resto della spiaggia riposa sui propri teli abbronzandosi in silenzio, giocano a fresbee, sembra che, almeno loro, abbiano visto i mondiali di Lecco, e al più starnazzano per organizzare una pizzata in spiaggia la sera, e per questo chattano e telefonano tenendo il cellulare sempre in una custodia griffata impermeabile. 

 Cellulare dal controvalore di 3 operai della Fiom in cassa integrazione per un anno.

Quando non chattano lo tengono appeso al costume anche quando saltano, giocano a palla, racchettoni e frisbee tutto assieme. 

E se dici a queste sedicenni pretroniste della defilippi, perfidamente, che quasi certamente tenendo in quel modo avranno distaccato la lente zeiss che fa da obiettivo, molto probabilmente rompendola dall’interno, ma tranquillizzandole che con la modesta spesa di di 230, 280euro tutto si può tranquillamente rimetter a posto, le senti ululare: ” e ora chi glielo dice, chi lo sente mio padreeeee??”

Neanche E.T. era così alienato.

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