MILANO – Daniele Padelli, due gol incassati – almeno uno evitabile – e media voto sui tre quotidiani sportivi pari a 5,166 (peggiore tra i trionfanti nerazzurri); Andrea Conti ammonito e analoga media voto ovvero appena sopra il 5. A sua volta, la pagella più bassa tra quelle ricevute dai milanisti, “ribaltati” dal 2-0 a l 2-4 in una ripresa da ‘Pazza Inter‘ (amala).
Caratteristica che accomuna le “maglie nere” di un derby tra i più incredibili della storia – dominato dal Milan per oltre un tempo ma poi rivoltato come un calzino dai neo primi in classifica interisti – è la “lecchesità” dei due sfortunati protagonisti della stracittadina milanese. Vero che il portiere è solamente nato a Lecco e risulta molto più valteliinese come esperienza di vita (la sua famiglia è di Rogolo, dove il calciatore è cresciuto); però poi in maglia bluceleste ha militato, giovanissimo, nel 2001-02.
E comunque, accostando quel dato anagrafico alla carta d’identità di Conti – anch’egli nato nel capoluogo manzoniano – fa notizia come la super partita di domenica sera abbia visto assegnato proprio a loro l0 scomodo titolo di “peggiori in campo”.
Se per il prodotto del vivaio dell’Atalanta, martoriato da troppi infortuni, c’è margine per un recupero anche dopo la brutta prestazione di ieri, si fa più dura per il portierone nerazzurro Padelli.
Nonostante la sua lunga permanenza ad Appiano Gentile infatti (dal 2017, con sole due presenze), l’Inter ha già contattato un estremo difensore di grande esperienza come Emiliano Viviano, svincolato ed ex Sporting Lisbona – nella foto a sinistra -, che ora si allena con Lukaku e gli altri e presto potrebbe essere tesserato – chiudendo a quel punto le chances di Padelli di un ritorno tra i pali di San Siro.
RedSpo