LECCO – Lo scorso mese di febbraio il Consiglio Comunale della nostra città ha deciso con voto unanime di negare la variazione al PGT richiesta dalla ditta Pozzi di Chiuso per ampliare e realizzare dentro la cava un deposito di materiale inerte. Ricordiamo che la cava si trova nel centro del rione, che da tantissimo tempo gli abitanti della zona sono costretti a convivere con una situazione ambientalmente difficile che verrebbe ulteriormente aggravata da queste nuove attività.
La decisione del Consiglio Comunale è avvenuta dopo molte discussioni nelle commissioni consiliari, due incontri pubblici con i cittadini e una raccolta di oltre 600 firme, un segnale di buona politica che tiene conto delle esigenze della collettività. È importante ricordare che in una di queste assemblee pubbliche il Presidente della Provincia titolare del procedimento autorizzativo aveva dichiarato che si sarebbe attenuto a quanto deciso dall’Amministrazione Comunale.
Nei giorni scorsi la Conferenza dei Servizi della Provincia (si tratta di un organismo tecnico, ne fanno parte tutti gli enti interessati al provvedimento) decide invece di concedere l’autorizzazione all’azienda, due voti a favore, il rappresentante della Provincia e dell’Azienda speciale Ufficio di ambito di Lecco e un voto contrario, il rappresentante del Comune di Lecco.
Davvero incredibile che due tecnici possano ribaltare quanto deciso all’unanimità dal Consiglio Comunale della città direttamente interessata alla vicenda, a questo proposito stiamo verificando con gli esperti di diritto amministrativo se ciò non rappresenti un abuso di potere.
Oltre alle questioni burocratiche e legali chiediamo al Presidente della Provincia coerenza con quanto dichiarato pubblicamente, lunedì 25 maggio ci sarà il Consiglio Comunale chiederemo all’Amministrazione e a tutti i gruppi presenti, in coerenza con quanto già deciso, di intraprendere tutte le iniziative utili per tutelare gli interessi collettivi della nostra città.
Lo dobbiamo a tutte le donne e gli uomini di Chiuso che si sono impegnati per salvaguardare la qualità della loro vita e per ridare vita ad un quartiere che in questi anni ha già pagato un contributo pesante agli errori di tanti tecnici e amministratori.
Con la sinistra cambia Lecco
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