LECCO – “Negli ultimi due anni l’edilizia, dopo un decennio di profonda crisi, è tornata a ripartire e a crescere. La spinta data dai numerosi bonus fiscali per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente sia dal punto energetico che sismico e per il rifacimento delle facciate sta rivelandosi particolarmente efficace e ha innescato un trend che, grazie anche ai fondi del PNNR, si prevede che non rallenterà nel prossimo futuro. Ma ci sono due grandi criticità che minacciano il settore e rischiano di frenare questo momento favorevole: il costo e la carenza di materie prime e materiali da un lato, la mancanza di manodopera dall’altro”.
Un’analisi molto lucida quella che tracciano Giovanni Gerosa, consigliere delegato di ANCE Lecco Sondrio alla formazione e agli enti bilaterali e presidente dell’ente unico bilaterale per la formazione e la sicurezza ESPE di Lecco, e Riccardo Cutaia, segretario generale Feneal-Uil Alta Lombardia e Vice Presidente di ESPE.
“La crisi ha portato ad una forte selezione delle imprese presenti nel nostro settore. – continua il direttore di ESPE Lecco, Luca Patriarca –. Chi è sopravvissuto si è rafforzato patrimonialmente e si è adeguato ai numerosi cambiamenti che il mercato ha richiesto, sotto il profilo dell’organizzazione di cantiere, dell’impiego di nuovi materiali e dell’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche richieste da un mercato sempre più maturo e consapevole. Ma il settore, a livello di manodopera, è invecchiato: l’età media dei lavoratori è salita, anche perché non c’è stato un ricambio adeguato. Sopravvive ancora nelle famiglie un’immagine antiquata del lavoro in edilizia e questo non aiuta i ragazzi nelle scelte”.
“L’edilizia è vista come l’ultima spiaggia per i giovani. – spiega Gerosa –. Si pensa a un lavoro poco remunerativo, precario, disagevole. Insomma un ripiego. Invece il lavoro in cantiere si è profondamente trasformato in questi anni: le innovazioni introdotte nell’organizzazione e nelle tecnologie lo hanno reso meno duro rispetto anche solo a un decennio fa, certamente non più pesante che il lavoro in fabbrica. E il contratto che regola il nostro settore è tra i più favorevoli in termini economici e di garanzie, grazie anche alla recente introduzione del fondo sanitario integrativo Sanedil. Ma, soprattutto, chi ha voglia di crescere professionalmente trova un contesto positivo: le aziende cercano giovani che vogliano dare il meglio di sé, giocarsi le proprie capacità tecniche e fare strada”.
Un messaggio di grande positività, dunque, è quello che emerge. Un messaggio che si traduce anche in una nuova iniziativa, messa a punto da ESPE Lecco e che a breve sarà riproposto anche nell’analogo ente di Sondrio, l’ESFE: due realtà che, entro fine anno, confluiranno in un unico soggetto interprovinciale. Si tratta di “Pronti via!”, un corso gratuito di 40 ore di formazione dove apprendere le nozioni essenziali per l’ingresso in cantiere.
“È il primo progetto di questo tipo, che si rivolge a chiunque sia alla ricerca di un lavoro nel nostro settore – spiega Patriarca –. Nell’arco di una settimana, 40 ore, dal 7 all’11 febbraio, i nostri insegnanti e tecnici impartiscono ai partecipanti un percorso formativo gratuito organizzato su cinque giornate formative di otto ore, articolate in moduli, da svolgersi prevalentemente e quasi esclusivamente nei laboratori di cantiere, quindi con una forte connotazione pratica cosicché anche le necessarie conoscenze teoriche potranno essere apprese attraverso il fare operativo. Durante lo svolgimento delle attività saranno affrontate le principali operazioni che di norma vengono affidate ai nuovi ingressi, così che ciascun partecipante imparerà a svolgerle nel modo professionalmente più produttivo e corretto e, di conseguenza, sicuro”.
Durante il corso si affronteranno aspetti diversi: dalla movimentazione dei carichi manuale e con carriola all’imbrago dei carichi con accessori di sollevamento; dall’utilizzo in sicurezza degli elettroutensili (trapani, martelletti, flessibili, circolari) alle operazioni di armatura dei casseri e della posa dei ferri; dalla preparazione della malta ai getti in calcestruzzo, dal lavoro in quota su ponteggi, scale e trabattelli all’organizzazione dell’area di lavoro. Il tutto con la massima attenzione alla sicurezza a partire dall’apprendimento delle norme di comportamento da utilizzare e dei dispositivi di protezione manuale da impiegare. Al termine del corso agli allievi che saranno ritenuti idonei verranno rilasciate le seguenti attestazioni sulla sicurezza, immediatamente spendibili in cantiere: Formazione Lavoratori ex art. 37 D.Lgs.81/08 – Rischio Alto; Formazione e Addestramento DPI 3° Categoria Anticaduta e Otoprotettori; Formazione e Addestramento uso Scale e Trabattelli.
“Un corso molto concreto, che guarda sia ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro che ai disoccupati che intendano trovare un’occupazione in edilizia – conclude Cutaia –. A tutti sarà consegnato il kit Primo Ingresso in Cantiere della cassa edile che prevede scarpe antinfortunistiche, divisa da lavoro, guanti, casco, mascherina e tappi monouso, occhiali e zainetto. Ma soprattutto, al termine del corso, gli allievi che saranno risultati idonei saranno sottoposti a visita medica per l’idoneità al lavoro e messi in contatto con le imprese del territorio alla ricerca di nuovi lavoratori. Trovare la propria realizzazione personale e professionale in edilizia è possibile: e questa è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire”.
Chi fosse interessato può inviare il proprio CV a lucia@espelecco.it entro e non oltre il 31 gennaio. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ESPE allo 0341/495510.