LECCO – Nel IV trimestre del 2019 rallenta la produzione industriale del territorio lariano. Continua la crescita dell’artigianato comasco mentre proseguono le difficoltà di quello lecchese; positivi in entrambi i territori i dati del terziario. Così l’analisi congiunturale trimestrale su industria, artigianato, commercio e servizi stilata dal centro studi e statistica della Camera di Commercio di Lecco-Como.
Analizzando i dati emerge un deciso rallentamento sia della produzione industriale comasca (-0,7% contro il +2,1% del terzo trimestre 2019) che di quella lecchese (passata dal +0,2% al -1,9%). Prosegue il momento positivo delle imprese artigiane comasche (la produzione cresce dell’1,7%) mentre, dopo il miglioramento del trimestre precedente, torna a calare il dato lecchese (-2,7%, la diminuzione più consistente tra tutte le province lombarde).
“Il 2019 – commenta Marco Galimberti, presidente Cciaa Como- Lecco – è stato un anno non facile per le imprese manifatturiere lariane: la produzione industriale è rimasta pressoché invariata a Como (+0,1%) ed è calata a Lecco (-0,9%). Andamenti più differenziati per la produzione artigiana: Como +1,3% e Lecco -1,6%. Nel complesso, positivo l’andamento del terziario, ad eccezione del fatturato del commercio comasco (-0,8%). Nonostante le difficoltà, le imprese lariane non mollano: 6 su 10 di quelle industriali comasche e 7 su 10 di quelle lecchesi hanno effettuato investimenti nel 2019, e molte prevedono di farne anche nel 2020. Tutti i settori principali hanno visto una crescita delle imprese che hanno investito rispetto al 2018. Anche nell’artigianato, che sconta dimensioni aziendali più piccole e maggiori vincoli finanziari, un terzo delle imprese lariane ha realizzato investimenti, con quote in crescita. La Camera di Como-Lecco sarà sempre al fianco del tessuto economico lariano, sostenendolo con servizi, progetti e iniziative mirate, affinché possa continuare a generare ricchezza, benessere e inclusione sociale, attenzione alla sostenibilità e all’ambiente, dando un futuro ai nostri giovani”.
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