DA VENTIMIGLIA A TRIESTE,
“STEPPO” VALSECCHI CHIUDE
IL GIRO DELLE COSTE D’ITALIA
CON UNA DEDICA SPECIALE

LECCO – 3.720 chilometri in 18 giorni, e il periplo d’Italia in bicicletta è compiuto. Ennesima impresa della superatleta lecchese Stefania “Steppo” Valsecchi, partita da Ventimiglia il 13 luglio e arrivata domenica a Trieste tenendo il mare sempre alla sua destra.

L’andata, se così possiamo chiamarla, la “Steppo” l’aveva fatta nel 2013, da Trieste a Ventimiglia attraversando le Alpi da est ad ovest, sempre sui pedali. Quest’anno dunque è arrivato il momento di chiudere il cerchio, e dedicarsi ai restanti 4mila chilometri “marittimi”, un contesto quello del mare che è quasi una eccezione per chi è solito scalare le montagne. In questi anni infatti Stefania non si è fatta mancare nulla: nel 2016 in bici ha scalato le cime più alte d’Italia, dal Monte Bianco all’Etna passando per gli Appennini; dalla Sicilia è partita l’anno dopo per raggiungere Capo Nord; non potevano poi mancare le Ande e l’Himalaya nei suoi diari di viaggio.

Ma questo viaggio aveva qualcosa di diverso dai precedenti. Stefania lo ha spiegato ad obiettivo raggiunto: “Il vero motivo del cicloperiplo d’Italia è che l’amore vince su tutto. Avevo detto che avendo fatto Trieste-Ventimiglia in MTB tutto fuori strada sulle Alpi, tutte montagne, ci stava il completamento Ventimiglia-Trieste tutto mare. Certo che ci sta! Ma non sarei mai partita non fosse che Maurizio, il grande amore della mia vita, morto lo scorso 15 agosto, aveva la patente nautica e in dicembre sarebbe andato in pensione. Mi diceva ‘L’anno prossimo ti porto a fare il periplo d’Italia in barca; non ti lascio più andare da sola in bici’, voleva girare attorno a tutto lo Stivale in barca guardando la costa dal mare. Allora io son partita ho fatto il periplo in bici e ho guardato tutto il mare dalla costa. L’amore vince tutto, lasciamoci andare all’amore! Solo col cuore si possono realizzare grandi cose. Dedicato a tutti coloro cui la vita non ha mai scontato nulla”.