PADRE NORBERTO POZZI
ALL’OSPEDALE ONU IN UGANDA.
L’AMBASCIATORE: “FIERI DI LUI”

LECCO – Padre Norberto Pozzi dopo l’intervento operatorio di oltre tre ore all’ospedale Onu di Bangui, in Centrafrica, è stato trasferito all’ospedale Onu di Entrebbe, in Uganda, dove sarà possibile valutare meglio le sue condizioni.

Il missionario carmelitano, originario del rione lecchese di Acquate, venerdì sera viaggiava a bordo di un furgone che è saltato su una mina. Con lui un confratello francese, un catechista e due operai del posto tutti con ferite lievi.

Le condizioni del religioso sono apparse subito critiche e nonostante l’intervento chirurgico si teme ancora che possa perdere la gamba. Anche per questo si è deciso per il suo trasferimento in una struttura più attrezzata.

“Padre Norberto Pozzi lotta per guarire dalle terribili ferite – fa sapere Filippo Scammacca, ambasciatore d’Italia a Yaoundé – tra l’altro ha una gamba gravemente danneggiata. Dobbiamo essere fieri di lui, come dei tanti missionari ed operatori sociali italiani che onorano il nostro Paese con il loro coraggio, la loro dedizione e la solidarietà ai poveri del mondo”.

Padre Norberto è nato nel 1952; geometra, già in missione nel 1980 come volontario laico per 8 anni durante i quali ha scelto d’essere carmelitano è missionario dal 1995 fino ad oggi: a Baoro dal 2008 al 2011 e a Bozoum dal 2011 ad oggi.

La Repubblica Centrafricana è grande due volte l’Italia ed è tra i paesi più poveri al mondo. Da dieci anni si trova in una situazione di guerra cronica anche a causa delle enormi ricchezze celate dal sottosuolo. Il 70% del territorio infatti è in mano a gruppi ribelli, tra cui combattono anche i mercenari della “Wager” a protezione dell’attuale presidente Faustin-Archange Touadera e di alcune miniere d’oro utili per finanziare l’economia russa.

 

LEGGI ANCHE

MISSIONARIO LECCHESE SALTA SU UNA MINA IN CENTRAFRICA. SALVO, MA RISCHIA UNA GAMBA