CRIMINALITÀ ORGANIZZATA,
L’OSSERVATORIO STUDIA
POSSIBILI INFILTRAZIONI
NELL’EMERGENZA COVID

LECCO – Il Prefetto di Lecco Michele Formiglio ha aperto oggi i lavori dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata legata all’emergenza Coronavirus, costituito con proprio decreto lo scorso 1 aprile con l’obiettivo di “intercettare precocemente le tendenze evolutive dei fenomeni criminali, anche di tipo mafioso, nella fase emergenziale e post-emergenziale”.

Dell’Osservatorio, coordinato dal Capo di Gabinetto della Prefettura, Marcella Nicoletti,
fanno parte la dottoressa Di Paolo della Direzione Investigativa Antimafia di Milano, il Commissario Capo Danilo Di Laura (Questura di Lecco), il Tenente Colonnello Claudio Arneodo dell’Arma dei Carabinieri, il Colonnello Antonio Gorgoglione della Guardia di Finanza.

In apertura di incontro il Prefetto “ha rappresentato l’esigenza, nella situazione emergenziale in atto, di contrastare eventuali tentativi, da parte di consorterie criminali, di insinuarsi nell’assetto societario di imprese che si trovano in stato di bisogno o di intercettare i flussi di denaro pubblico indirizzato a sostenere l’economia legale”.

Si è poi proceduto ad individuare le aree ed i settori maggiormente sensibili verso i quali orientare il lavoro dell’Osservatorio:

filiera sanitaria per l’aspetto dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e dei macchinari sanitari da impiegare nei reparti di terapia intensiva degli ospedali, particolarmente appetibile per le consorterie criminali;
opere pubbliche con l’intento di contrastare le mafie che, avvantaggiandosi delle
semplificazioni amministrative e burocratiche connesse con l’emergenza, aspirano ad attingere ai cospicui investimenti comunitari e nazionali con particolare riguardo alla costruzione/ampliamento di edifici di cura ed allo smaltimento dei rifiuti ospedalieri;
settore agroalimentare con attenzione al duplice aspetto della filiera logistica e dei
finanziamenti comunitari;
comparto turistico-alberghiero e della ristorazione;
• monitoraggio delle dinamiche societarie e delle variazione degli assetti societari nonché dei trasferimenti di proprietà delle imprese colpite dalla crisi.

Particolare attenzione sarà destinata all’impiego delle riserve di liquidità con riferimento alle aziende in crisi che, duramente colpite dai provvedimenti restrittivi in essere, al riavvio necessiteranno di capitali per la ripresa delle attività.

L’Osservatorio dialogherà costantemente con la Camera di Commercio, con le associazioni di categoria, con i rappresentanti dei lavoratori, “dotati di particolari sensori sull’andamento del
mercato e della legalità e, pertanto, capaci di fornire un apporto conoscitivo e analitico qualificato”, tributando conoscenze, riflessioni, e sollevando attenzioni particolari su modalità operative, a volte nuove, delle mafie al tempo del Coronavirus.