CARTA VETRATA SUL PGT DI LECCO:
L’ODISSEA, IL BAR DEI CINESI
E UNA CORNICE DA 200.000 EURO

LECCO – Mio marito, ieri sera, è tornato a casa euforico. E mi ha raccontato, incredulo ed estasiato.
Ha assistito al Consiglio comunale di Lecco che, per la seconda sera di seguito, discuteva sul Pgt: il Piano di Governo del Territorio.

La mappa di come si vuole la Città. Con che cosa, con che servizi, con che infrastrutture. La visione futura. Dei prossimi 5/10/15 anni. Come si vuole la città senza chiederlo, prima alla città.

La discussione, gli interventi, fin da subito volavano alto.

Da lì si poteva intuire l’assenza del Consigliere Zamperini e la presenza inutile del leghista Colombo.

C’era scia di alta letteratura, di robuste letture, di forte lavoro su se stessi.

Il Consigliere Magni per 20 minuti cita l’Odissea, i Proci e Itaca tra il silenzio degli altri colleghi. Silenzio più per noia che per attenzione. Persi alla quarta frase.

Lo stesso Magni, del resto, già dalla seconda.

cornice dorataL’alta letteratura e le arti sono state la spina dorsale anche della pena accessoria della consigliera Irene Riva che si spinge a citare Leonardo e ad utilizzarlo arditamente per un paragone con il Pgt di Lecco. “Anche Leonardo da Vinci faceva prima dei bozzetti. Ecco il Pgt è un bozzetto in divenire”. Il Sindaco, in seguito, le farà sapere che con la cornice il costo del bozzetto è stato di ben 200.000 euro. Ma da star tranquilla. Erano soldi dei cittadini.

La platea politica con compostezza fa un piccolo colpo di tosse, prova a coprire la recita della Rossa maestrina. Per il suo bene. Ma non c’è verso. Lei insiste. Parla di anima. E c’è chi, quindi, ne approfitta e, a proposito di anima, la prega di smettere. E, imbrogliando sul tempo, il vicepresidente del Consiglio Siani dichiara chiusa la predica e pure la penitenza. Degli altri.

Chiede di poter parlare l’ex capogruppo Pd Giorgio Buizza ne ha facoltà ma sul più bello chiede tempo. Dice di avere un calo di voce e nel dirlo lo sentono fino sotto al bar dei cinesi.

E’ più probabile che si sia dimenticato di dire quello che gli avevan detto di dire. Come nel gioco dell’Oca sta fermo un giro. Tocca alla padrona della scatola, la Consigliera Cerrato.

ALPINI VIN BRULEAnche lei vuol parlare di alta letteratura, di citazioni dotte, di Borges e Papa Francesco, ma finisce solo per parafrasare Pippo Civati. “E’ camminando che si apre il cammino” ma si riprende quasi subito prendendo per i fondelli l’agronomo Buizza “L’anziano è un monumento naturale, altro che gli alberi di Buizza”… la sera prima infatti lui era intervenuto, da buon alpino, per salvare gli alberi della città. Soprattutto i castagni, sebbene dia spesso prova, in Consiglio comunale, di essere molto più fan del secondo prodotto per fatturato dell’attività degli Alpini: il vin brulè.

Il motto certamente verrà ripreso in qualche bel quadro dal pittore Jacopo Ghislanzoni temporaneamente prestato alla politica del: “no, no, continuate, parlate pure non mi disturbate, faccio una pennica e poi vado via, fate come se io e il consigliere Prashanth Cattaneo non ci fossimo”.

E’ il turno letterario della sezione cartoons alza la mano quindi il consigliere Venturini.

Ha un vantaggio sugli altri, legge, come tutti, un discorso già scritto ma lo fa alla velocità di un 78 giri. Non si capisce nulla, ma dura poco. Gli applausi per entrambe queste le cose si smorzano nei palmi dei colleghi per non distrarre dal reciproco chattare sul telefonino l’assessore Bonacina e l’assesssore Rota.

Mancano l’odor di sugo, le colorite imprecazioni, la manata sul culo della cuoca. Nonostante la povertà di mezzi, ci si diverte lo stesso.

Si chiude con il Primo cittadino che prende la parola buon ultimo.

La piega della serata era ormai segnata e anche lui butta là la sua frase storica: “Veniamo dal ferro, ci siamo soffermati, forse troppo, sul cemento, ricerchiamo insieme quale sarà il terzo materiale, quello del futuro…”.

Se non si fosse distratto in tutti questi 4 anni di mandato e infinita redazione del PGT il terzo materiale l’avrebbe colto già lui stasera lì dove il futuro era presente. Dopo il ferro ed il cemento è l’età dell’aria. Fritta. E non sono i cinesi del bar di sotto. E’ il suo PGT. Pagato dai cittadini.

C. V.