CARTA VETRATA: L’NCD
E IL “NUOVO” CHE AVANZA.
RIDERE, MA CON SPAVENTO

LECCO – E’ quasi commovente l’anacronismo con il quale Angelino Alfano e la claque politica locale lecchese propongono, ormai in ogni dove, di “dare vita e gambe in Parlamento e nel Paese” al Nuovo Centro Destra.

Preso atto che nuovo, come categoria culturale e politica, in Italia non esiste, Alfano e la claque locale lecchese (Nava, Boscagli, Boscagli, Mambretti, Lupi, Piazza, Pasquini…) propongono di rimediare consorziando postfascisti, comunione e fatturazione, ancora un po’ di popolo della libertà di farsi gli affari propri e i timorati di dio. Contro i quali (nonostante ci abbiano triturato l’anima per il lungo e funesto ventennio passato) non abbiamo nulla.

A patto che la finiscano, una buona volta, di spacciare il loro interessatissimo taglia e cuci per un nuovo Rinascimento, come qualche squilibrato già sostiene nelle prime dichiarazioni post fondazione.

Quanto al nuovo, al moderno, per accedervi non sono previste scorciatoie: altrove è stato il prodotto della cultura di una classe dirigente, da noi, viste le facce e i nomi, la velleitaria boutade di guitti, faccendieri e leccaculi.

In quella foto, locale e da prima comunione, che sancisce anche a Lecco la fondazione del Nuovo Centro Destra nemmeno ad essere benevoli e sovrappensiero si vede il nuovo.

Il nuovo avanza perchè è un ingrediente che non è stato usato.

E’ la foto di chi è stato sotto padrone, accondiscendente, silenzioso, e prono fino a ieri, e oggi fa finta di essere un’altra cosa.

Ma si sa, anche le questioni di principio hanno una fine: nel caso del Nuovo Centro Destra alfaniano, nato da Berlusconi per Berlusconi, basterà fissare un prezzo cumulativo.

E poiché i transfughi qui sono molti, scatterà anche uno sconto comitiva.

Cercando di evitare, dopo il danno un po’ subito e un po’ inferto, la beffa di prenderci troppo sul serio, vorrei far sommessamente presente a questa classe politica autoproclamatasi del futuro non solo che nuovo non vuol dire moderno ma che sono (stati) tutti, ma proprio tutti, vecchi, complici e gridanti applauditori e esecutori della politica berlusconiana.

Quindi un consiglio ai lettori mi sento sommessamente di darlo. Siccome come spesso accade, ultimamente, non sappiamo se avere paura o ridere, per adesso, davanti a questo Nuovo Centro Destra fatto da vecchi politicastri, suggerisco di ridere con spavento.

C. V.