LECCO – Unarma (associazione sindacale carabinieri), Sfd (sindacato finanziari democratici) e Cosap (coordinamento sindacale appartenenti polizia) hanno emesso un comunicato congiunto riguardo i controlli del caro energia affidati alle Forze di polizia.
“Cari colleghi, abbiamo appreso, con sommo stupore, della ridicola e bislacca notizia riguardante il presumibile impiego delle Forze di Polizia nei controlli delle temperature e dei termostati all’interno di abitazioni private e degli uffici dei professionisti – recita il comunicato -. Orbene, sembrerebbe che le direttive de quo, mascherate come controlli di Polizia Amministrativa, a parere delle scriventi OO.SS., siano del tutto illegittime, e integrerebbero potenzialmente il reato di istigazione a delinquere. Se ciò dovesse corrispondere al vero, risulterebbe, a parere delle scriventi OO.SS., alquanto bizzarra e incomprensibile, in quanto ciò andrebbe palesemente a cozzare con precise e chiare normative di riferimento circa i ‘controlli amministrati’.
“Non sarebbe quindi affatto ultroneo, valutare l’effettiva opportunità di effettuare detti presunti ‘controlli amministrativi’, al fine di evitare agli operatori il reato di violazione di domicilio commessa da un Pubblico Ufficiale, previsto dall’articolo 615 del Codice Penale. Infatti l’articolo 13 della Legge 689 del 1981, prevede espressamente di poter esercitare i poteri amministrativi in luoghi diversi dalla privata dimora e dagli uffici privati. Invitiamo, gli Organi di Vertice delle rispettive forze di Polizia – qualora detta notizia risultasse veritiera – di far conoscere alle scrivente OO.SS. i dettami normativi che autorizzerebbero gli operatori ad effettuare detti controlli. Le scrivente OO.SS., per le rispettive forze di Polizia che rappresentano, saranno sempre al fianco degli operatori di Polizia per far rispettare i loro sacrosanti diritti”.