BEATO SERAFINO, CONCERTO
E VISITE GUIDATE AL MUSEO
NEL 10° DALLA BEATIFICAZIONE

LECCO – La comunità pastorale del Beato Serafino celebra il decennale della beatificazione del suo patrono con due eventi culturali, che precedono l’anniversario della beatificazione del 26 giugno.

Il 19 giugno presso la chiesa del Beato Serafino a Chiuso alle 20.30 a cura dell’Orchestra Sinfonica di Lecco “Concerto per violino, organo e piccolo coro” con ingresso libero fino ad esaurimento posti (nel rispetto del contingentamento e delle norme di prevenzione Covid) con il contributo della Fondazione Comunitaria del Lecchese e con il patrocinio del Comune di Lecco.

Violino: Francesco Romeo; Organo: Gianmichele Brena; Coro: Cantoria di Margno.
Musiche: Albinoni/Giazotto; J.S. Bach; A. Corelli; S. Boselli; B. De Marzi; A. Piazzolla; G.B Reverberi

Il 20 giugno visite guidate al museo del Beato Serafino a cura dell’Associazione Amici del Beato Serafino orari di partenza visite guidate: 15.00 15.30 16.00 16.30 per gruppi da massimo 6 persone. L’attività è gratuita, con la possibilità di lasciare un’offerta libera. È possibile prenotarsi inviando una mail a museobeatoserafino@gmail.com.

Le visite sono inserite nel programma dell’iniziativa “Apriamoci alla bellezza” e del progetto “Lecco da scoprire” con il contributo di Fondazione Comunitaria del Lecchese e Lario Reti Holding. Il progetto “Lecco da Scoprire” nasce dalla volontà delle parrocchie di San Nicolò di Lecco, San Materno di Pescarenico e Santa Maria Assunta di Chiuso di connettere diversi beni culturali e religiosi profondamente identificativi del territorio lecchese e fornire l’occasione di visitarli ed apprezzarli a tutti gli interessati. Le visite guidate nei beni delle tre parrocchie proseguiranno con un ricco calendario estivo.

Il museo del Beato Serafino ha sede nella canonica della chiesa parrocchiale di Chiuso, al piano terra dell’edificio abitato per 49 anni da don serafino (1747-1822). Nel 1773, appena ordinato sacerdote, don serafino raggiunse Chiuso, la sua parrocchia di destinazione, e non la abbandonò più. Il museo accoglie al suo interno testimonianza della vita di don Serafino, dei suoi rapporti con Alessandro Manzoni della venerazione successiva di questa esemplare figura di sacerdote ambrosiano. Nella sala principale è conservato un affresco del 1867 di Casimiro Radice, che rappresenta la conversione dell’Innominato, scena dei Promessi Sposi ambientata da Manzoni proprio nella canonica del suo amico “buon curato di Chiuso”.